Una camera al Dolphin può essere 1000 camere

Siamo da poco più di una settimana al Dolphin Hotel.

Vi chiedo.

Come immaginate la vostra camera al Dolphin?
Vi siete portati qualcosa di particolare per arredarla?
E cosa di vede fuori dalle vostre finestre?




A.

Vorrei una sedia a dondolo, il mio micio accanto e una finestra vista mare o lago.

Potrebbe bastarmi, sono una di poche pretese!

Porto il mio mac e una connessione stabile! Il resto è indifferente.

la mia camera al dolphin
ha due immense finestre
da una si vede una foresta verdissima
dall'altra una scogliera a picco sul mare

per l'arredo
l'importante è che ci sia lui:

La mia camera ha un fiume di Guinness che scorre accanto al letto, basta solo allungare il braccio per raccoglierne una pinta in un bicchiere...
La finestra dà su un paese vecchio, le case coi muri di mattoni rossi, immerso nel verde degli alberi e dei giardini.

La mia camera è antica, profuma di casa mia lontana...
Ha una bella scrivania e una grande lampada etnica.
Un bel piumino d'oca sul letto (che son freddolosa) a righe ocra e marrone.
Niente tv (non la sopporto in camera), solo un pc per fare un giro con gli amici, il mio bellissimo gatto rosso e la sua mamma...
Un pacchetto di sigarette e vista mare...
Esaurita io?????
D.

Sono stato in molti alberghi nell'ultimo anno, per lavoro.
Prima non c'ero mai stato, non sapevo neanche cosa fossero.
E li immaginavo come qualcosa di cioccolata e nocciole, ottoni e luci ambrate, lenzuola docili e soffitti mansueti.

Sono stato in molti alberghi, ma non erano quello che mi aspettavo.
Erano sostanzialmente scatole piene di scatole, denti cariati delle volte, tappeti pestati e ripestati, gli alberghi.

La mia camera qui al Dolphin non la vorrei diversa però da quelle camere.
Le terribili moquette, l'arredamento anonimo, il bagno lucido ma consumato.
Un enorme spazio che sa di atroce vuoto. Da riempire.

Forse perchè anche gli spazi digitali, la rete, i forum così come i blog,
mi sembrano non distanti, in nuce, da quelle camere. Che proprio perchè così
spudoratamente piane accolgono l'io e lo dilatano dinanzi a se stesso.
Perchè dormire in abergo non è dormire in casa propria.
Occorre avere un motivo, è la sospensione di un movimento.

A.

Camera con finestra sulla piazza del mercato. Oltre la piazza, il tranquillo scibordio dell'acque del lago dalle cui rive s'alzano i declivi dei monti coperti dal verde delle pinete. Alla parete un quadro di Stefano Bruzzi (naturalmente una riproduzione, un falso d'autore), due montoni nel bosco in combattimento. Sull'altra parete un altro capolavoro, "le fumatrici d'oppio". Il letto, il bagno con doccia, tv, frigo bar, mobiletto libreria, scrivania con carta da lettera e portatile pronto all'uso. Con collegamento internet, che diamine!

Arzy ha scritto:

Camera con finestra sulla piazza del mercato. Oltre la piazza, il tranquillo scibordio dell'acque del lago dalle cui rive s'alzano i declivi dei monti coperti dal verde delle pinete. Alla parete un quadro di Stefano Bruzzi (naturalmente una riproduzione, un falso d'autore), due montoni nel bosco in combattimento. Sull'altra parete un altro capolavoro, "le fumatrici d'oppio". Il letto, il bagno con doccia, tv, frigo bar, mobiletto libreria, scrivania con carta da lettera e portatile pronto all'uso. Con collegamento internet, che diamine!

Il frigo bar! Lo spio sempre, non so perchè! Sembra uno scrigno, o la confessione di un peccato, di quale peccato.

A.

La mia camera è a piano terra, l'ultima in fondo al corridoio.
C'è un piccolissimo balcone che si affaccia nell'interno dell'albergo, non si vede molto ma è tranquillo, silenzioso, intimo.
In camera c'è un letto grande, una poltrona e una piccola televisione.
Non è molto luminosa ma ha i colori caldi dell'autunno.
Non riesco a non dirlo...c'è anche un lettino per mia figlia...non posso lasciarla fuori dalle mie immagini...è ancora troppo piccola.

Una stanza tutta rosa, con un letto gigantesco e morbidissimo, con tanti peluche a forma di logo di Playboy, un armadio immenso pieno di vestiti bellissimi, una scarpiena enorme, bagno con jacuzzi, e un ripostiglio grande abbastanza per farci entrare tapis roulant, ellittica, step e pesi vari, e usarlo come palestra. Poi, proprio come nella mia stanza reale, decine di poster di film e fumetti al muro e mensole piene di manga e dvd.

E Russell Crowe incatenato nell'armadio.

La mia è la stanza numero 27 al terzo piano, quella infondo al corridoio sulla destra, vicino agli ascensori, di fronte alla finestra che dal corridoio guarda la piscina del cortile interno.
Le pareti della mia stanza sono arancioni, calde, le voglio così ora. Al centro della stanza il letto a due piazze ruba la scena al resto della camera, grazie al piumone così variopinto da far rabbrividire un pavone. Nella parete di fronte al letto una scrivania fuori misura, ospita la realtà virtuale del mio portatile perennemente acceso. Di fianco, un po' più in la, tanti fogli bianchi, penne, matite e il cofanetto con le tempere.
Nell'angolo tra la finestra e il letto, tre gambe sostengono una tela bianca che attende impaziente il primo tratto! Dalla finestra, la costa rocciosa, resiste ad un mare spumeggiante mai domo.
Nel bagno una doccia decisamente ampia è il comfort più lussuoso della stanza, coi suoi cento getti d'acqua che massaggiano la pelle e la riportano in vita. Non c'è la TV e al suo posto un impianto stereo che accetta rigorosamente solo i buoni vecchi CD 15/16 canzoni massimo e una storia che inizia e finisce in un ora, ora e mezzo.
Io sto qui, se vi serve qualcosa bussate pure... ma tenete bene a mente che se sto seduto di fronte alla mia scrivania con una matita in mano e un bicchiere di whisky prossimo alle labbra, non vi aprirò, no no! Saluti

La mia stanza non deve essere quella di casa mia. Con un sospiro mi deve mancare. Perlustrerei se possibile l'alberghetto e sceglierei quella hi-tech. Connessione Wireless e Tv satellitare. Frigobar, letto comodo e non si sa mai molle non cigolanti

La mia camera sta per essere pronta. Ho quasi terminato di verniciarla.
Una fatica! Un colore per ogni parete, colonna, spigolo.
I colori dell'arcobaleno e poi anche quelli del cielo,del mare, del sole imbronciato.
I colori dell'erba novella e delle foglie appassite d'autunno.
Anche nel sistema di condizionamente ho introdotto una lieve variante.
Dalle bocchette esce aria che profuma di 1000 persone, perché ogni persona ha un suo profumo privato.
E poi ... un grande letto al centro della stanza, uno schermo gigante alle pareti per proiettare i miei sogni e poi una poltrona comodissima per tutti gli ospiti del Dolphin.
Mentre per gli ospiti "indesiderati" chederò in prestito la sedia di Munari.
Dimenticavo.
Una bevanda speciale per gli ospiti del Dophin, fatta con un'antica ricetta.

Vi aspetto...
rosetta