Al Dolphin Hotel
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Al Dolphin Hotel

Mi accade spesso di sognare l’Albergo del Delfino.
 
IndicePortaleCercaUltime immaginiRegistratiAccedi

 

 Accademia Pessoa

Andare in basso 
AutoreMessaggio
stramma

stramma


Numero di messaggi : 288
Data d'iscrizione : 27.03.08
Età : 49
Località : Roma

Accademia Pessoa Empty
MessaggioTitolo: Accademia Pessoa   Accademia Pessoa Icon_minitimeMar Apr 01, 2008 2:01 pm

Due giorni dopo, sopra la sesta pagina dei maggiori quotidiani nazionali, era pubblicata la seguente nota: “Cercansi amanti del caffé corretto, dei progetti infiniti, della sconfitta e dei libri interrotti. Viene costituita, nella città meno opportuna ai sogni di dominazione, l’accademia per naufraghi della letteratura Fernando Pessoa, che ha come scopi il vuoto a perdere e lo sperpero, il nulla e la scomposizione. Vogliamo inoltre la conquista di tutto il mondo letterario per distruggerlo, ma garantiamo che quest’ultima avverrà nel modo più pacifico e rassegnato mai possibile. Chiunque si riconosca nel nostro programma, chiunque odi i libri e abbia intenzione di aderire, è pregato di non rivolgersi a nessuno e lasciar fare al grande padre il Tempo, che lo sprofonderà nel nostro gorgo e finirà per trasformarlo nel più efficiente degli impiegati e nel più trascurabile degli uomini.

Cosa pensereste leggendo un trafiletto simile sul giornale?
(non è stato pubblicato per il primo aprile! Razz ma in un bel libro che ho appena iniziato e vi consiglio: Accademia Pessoa, Errico Buonanno, ed. Einaudi)

continua a pag 33:

(…) si divertivano declamando ad alta voce i propri romanzi nel cassetto e si dicevano che, in fondo, non importava stabilire se la Pessoa avesse avuto davvero successo.
(…) Strizzavano l’occhio agli impiegati, abbandonavano edizioni economiche sulle panchine dei giardini. Chi lavorava in qualche casa editrice andava avanti a rifiutare dattiloscritti come aveva sempre fatto, chi aveva spazio sui giornali elogiava romanzi mediocri e distruggeva quelli validi.
Essere parte del complotto significava semplicemente procedere per inerzia, seguire la massa, condurre una vita monotona e contribuire in qualche modo alla deriva inevitabile della letteratura universale. Il piccolissimo contabile Juan Monteiro, autore, tra l’altro, di un romanzone interminabile che non mancò di rimanere interminato, La sorte in banca (storia melodrammatica di uno scrittore che vede rifiutarsi ogni dattiloscritto dagli editori finchè non invia per errore i fogli della contabilità) così descrisse quei giorni eroici e inconcludenti (…)


sono stata schiaffeggiata da questo passo. Perchè dice di più di quanto non dica in apparenza, fotografa bene una situazione di fatto, che già è...
E poi lo dice bene (e lui ha 4 anni meno di me!).
Torna in alto Andare in basso
http://stramma.blogspot.com
 
Accademia Pessoa
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Al Dolphin Hotel :: Hall :: Della scrittura, della lettura-
Vai verso: