Che ne sarà di noi

Via Kaka.. non si sa se altri lo seguiranno.
Siamo destinati a diventare il campionato degli scarponi.

E in Nazionale, con l'eccezione di Rossi e Balotelli (insopportabile) non ci sono grandi prospettive.
Ciò nonostante mi sembra che ci manchi persino l'umiltà di costruire la consueta difesa arcigna & contropiede (che gli USA han dimostrato può fare miracoli).

Per non parlare della Roma.. mi sembra di avere un pezzo di cuore al mercato...

A.

A livello giovanile siamo, da una vita, tra i più forti d'Europa. Viene da chiedersi come mai dai 23 anni - un ciclo di Under 21 finisce per l'appunto a 23 anni circa - ai 27/28 ci perdiamo così rapidamente per strada.

Io individuerei la responsabilità maggiore nel modo tutto italico di intendere il gioco del pallone: conta solo il risultato. Tutto il resto è contorno. E così non si responsabilizzano i giovani che, anche se di ottime speranze, vengono spediti in provincia e soprattutto non ci si può permettere di sperimentare soluzioni di gioco innovative col rischio di non riuscire "sùbito" ad ottenere risultati.

Speriamo che finalmente ora che nonostante tutto stiamo perdendo campioni, considerazione e risultati, le Società rivedano le proprie priorità

Vero.
Secondo me c'è anche un problema tecnico però.
Il nuovo calcio chiede potenza, fisico.
E gli altri iniziano ad averne più di noi.
Dietro poi.. incredibile a dirsi ma credo ci sia anche un problema tattico.
Porca miseria noi il catenaccio lo abbiamo nel dna. E l'inghilterra per aspirare a vincere qualcosa ha preso un catenacciaro e l'ha coperto d'oro.
Direi che è il caso di rispolverarlo!



A.