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Mi accade spesso di sognare l’Albergo del Delfino.
 
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 le scuole

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Giosp
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daniela
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daniela

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MessaggioTitolo: le scuole   le scuole Icon_minitimeMer Ott 29, 2008 4:16 pm

Ok, ok...
Il tema di questi tempi è piuttosto sfruttato.
E' che chi si trova in mezzo a sto bailamme (ho un bimbo alle elementari e una alle superiori) fa una fatica cane.
Il piccolo...è piccolo e giustamente non si pone tanti problemi, tanto lui avrà le tre maestre fino alla quinta.
La grande invece (che è una ragazzina ma non imbecille) continua a chiedermi e a chiedersi che senso abbia occupare le scuole (per fare i tornei alla play-station, rompere i vetri e saltare sui banchi) senza avere la piu' pallida idea del perchè.
"Quelli di quinta ci hanno detto...
"Quelli di quinta non ci fanno entrare...
Ecc...
Dopo aver parlato un pochino sulla disinformazione comune a grandi e piccoli, alla fine mia figlia ha sentenziato:
" Però non è mica giusto che se io voglio entrare in classe non posso. Studiare e seguire le lezioni è un mio diritto. Stiano fuori gli altri che urlano a gran voce il diritto allo studio, e poi ti impediscono di fare lezione"
E voi, che ne pensate?
Una mamma stressata dalla scuola drunken
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeMer Ott 29, 2008 6:20 pm

Beh, anche il periodo delle occupazioni a scuola è formativo, a modo suo. Gli studenti imparano svariate cose tra cui a interrogarsi sul perché dell'occupazione, e da lì in poi inizieranno a capire meglio questo genere di meccanismi. Si fanno prendere per il culo da quelli più grandi per imparare che non sono poi così stupidi, e non farcisi riprendere la volta successiva. Scuola magistra vitae!
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Giosp

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeMer Ott 29, 2008 7:34 pm

Io non posso dire molto perché, almeno nella mia scuola le assemblee d'istituto erano abbastanza ridicole e gli scioperi lo erano parecchio e mai sentitissimi. Comunque non mi sono mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno: se volevo entrare in classe, da una porta o dall'altra ci entravo lo stesso. Che poi i giorni degli scioperi era bellissimo perché si giocava a carte coi prof, visto che non si poteva fare lezione...
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeGio Ott 30, 2008 12:21 am

ci sono proteste e proteste, ci sono stati scioperi organizzati per i motivi più stupidi, semplicemente perchè stare lì, tra tanti ragazzi della tua età, che gridano e e ortano avanti un qualsivoglia messaggio, è bello, e funge da catarsi.
non bisogna mai dimenticare l'effetto della catarsi quando si parla delle manifestazioni, di qualsiasi genere, dall'andare la domenica alla stadio, o il sabato al cinema o andare ad occupare un liceo.

premetto: ho frequentato il liceo artistico, quindi occupazioni e autogestioni non sono mai state qualcosa di totalmente passivo, utile solo a non andare a lezione; bensì qualcosa di creativo ( corsi di pittura murale, copiare la modella in giardino, pittura corporale, scultura con materiali di reciclo ecc ecc )
premetto di nuovo: la mia università in questo periodo sta svolgendo gli esami, non i corsi, di conseguenza occupare non avrebbe nessun senso.

dopo queste due premesse inizio col dire che ci sono attività di ogni genere durante le occupazioni, e ci sono persone di ogni genere che fanno le occupazioni. c'è chi non ha voglia di andare a scuola e c'è chi ha interesse a manifestare il suo dissenso sulle riforme. non c'è da stupirsi: gli studenti che hanno voglia di far casino sono sempre esistiti come sono sempre esistiti gli studenti politicamente impegnati.
io ho parttecipato attivamente alle occupazioni che avevano come scopo dimostrare al ministro Moratti che gli studenti non erano d'accordo con la sua politica. fortunatamete abbiamo fatto abbastanza rumore, e la riforma da lei programmata non ha avuto seguito.
ritengo che la 'riforma' attuale sia altrettanto controproducente e sbagliata, quindi se la mia università fosse occupata andrei di sicuro a dare una mano.

ora: liceo e università sono due cose ben diverse.
bene o male al liceo sei quasi costretto ad andarci, quindi invece di parlare di diritto allo studio parlerei di semi obbligo ( se non sbaglio si può smettere di andare a scuola solo dopo i sedici anni, quindi tanto vale arrivare a 18 e prendersi un diploma ) mentre l'università è sempre una scelta libera e personale.
una cosa è occupare un liceo, ed una cosa è occupare un'università.
ma in entrambi i casi non mi sembra che l'occupazione mini la possibilità di studiare: lo studio si fa a casa, non riguarda la possibilità di andare a seguire la lezione. se uno ha buona volontà studia e si prepara indipendentemente dalle ore di lezione che segue, e non saranno certo dieci giorni di scuola saltati scombinare il programma!
quanto e come studia una persona è affar suo, suo e intimo aggiungerei, il diritto allo studio non è da confondersi alla possibilità di accesso alle strutture scolastiche.

io ritengo sia molto più intelligente andare a manifestare contro una riforma che ci metterà il grenbiule e venderà alla coca cola le università che farsi una settimana o due in più di lezione.
occupazioni scioperi autogestioni ci sono sempre stati: ogni anno ci sono studenti di quinta che organizzano cose di questo genere. quest'anno c'è un motivo più che valido per far sentire la propria voce, quindi stare qui a discutere della legittimità degli atti, almeno nei licei, mi sembra fuori luogo.

piuttosto discuterei della campagna di disinformazione che sta vendendo fatta in tv: lo Psi mi ha detto d'aver sentito dichiarazioni del ministrolì che diceva che i contrari sono poche migliaia, e che le scuole occupate sono 17
ma come si fa a dire qualcosa del genere???
per quello che mi ha detto lo Psi, cosa che ha scoperto sta mattina camminando per Pisa, solo lì sono occupati l'istituto d'arte, la facoltà di filosofia e la Normale.
ma 17 cosa? 17cento??
non state a badarci, la maggior parte degli studenti sono contrari a questa riforma.

Daniela: se tua figlia è confusa, insegnale a ragionare davvero con la sua testa, dille di non badare agli gnocchi di quinta che fanno i fissi alternativi, ma che non badi nemmeno alle sue compagne vestite di rosa ( troverà sempre persone che la vogliono convincere in un senso o in un altro ) prova invece a mostrarle il testo della riforma e fatti dire se si trova d'accordo o meno!
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melitta

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeGio Ott 30, 2008 1:03 am

Non sono una che si guarda indietro, rimpiangendo il bel tempo che fu. So che chi cammina con la testa girata all'indietro, prima o poi va a sbattere il naso contro un palo della luce.
Se esistesse la macchina del tempo, non ritornerei ai tempi dell'adolescenza neanche per un fantastilione di dollari, perché sono stati per me anni pieni di dolori e di tristezza.

Ma.

Ma i tempi del liceo, quelli sì vorrei viverli di nuovo!
Nel '68 avevo tredici anni. Quando la Vera Contestazione esplose in Italia, io ero al primo anno di liceo. Ero un cucciolo stupidotto e infantile, che si affacciava al mondo degli adulti con gli occhi pieni di meraviglia. In quegli anni nacquero le prime assemblee di classe, le assemblee di istituto, le assemblee interistituti, gli scioperi, i cortei, le occupazioni... gli scontri con il preside geek e anche qualche battibecco con la polizia ko3 .

Furono per me anni meravigliosi. Lì, nelle assemblee, imparavo il significato di parole prima sconosciute: credevo che la scuola fosse dello Stato, del ministro dell'istruzione, dei professori e dei nostri genitori che ci pagavano i libri e le tasse di iscrizione, e invece lì veniva detto che la scuola era NOSTRA e doveva cambiare perché doveva darci gli strumenti necessari a farci imparare a pensare con la nostra testa, e a garantirci un accettabile livello di felicità. Si parlava di diritto allo studio per tutti, non solo per i figli di papà. Si parlava di presalario, di libero accesso all'università indipendentemente dal tipo di diploma di maturità conseguito. Si parlava di democrazia, di lotta di classe, di solidarietà con gli operai, di stop alla guerra del Vietnam, di facciamo l'amore non facciamo la guerra, e mettete dei fiori nei vostri cannoni... flower

Credevamo in quegli slogan.
Erano gli anni in cui le ragazze facevano lotte in famiglia pur di riuscire ad avere il permesso di indossare i pantaloni. Le femministe pattugliavano gli androni delle università sventolando reggipetti e distribuendo preservativi, perché anche l'amore diventava fnalmente un diritto e cessava di essere un tabù.
Per me quella fu una solenne, ininterrotta ubriacatura di idee, di parole che bevevo con la voracità di un assetato nel Sahara, una fucina di incontri, di emozioni, di sbalordimenti, scoperte, spaventi e cambiamenti.
Ho partecipato a tutte le assemblee, tutti i cortei, tutti gli scioperi. Non mi sono fatta mancare niente.
Il liceo era schieratissimo a sinistra; idem i professori.
Se in classe entravano due/tre ragazzi (sempre i soliti, di destra - ma fra di noi non ci sono mai stati attriti né sono volati insulti per motivi di opposta appartenenza politica) potevi giurare che i prof li avrebbero interrogati tutti e, se era il caso, massacrati di votacci... ko4

Ecco, noi facevamo la rivoluzione me ci credevamo. Eravamo dei sognatori, la vita ancora non ci aveva guastato né era stato gettato il seme della degenerazione. Lo vidi poi, cinque anni dopo, all'università: quelli sì che furono anni bui, Autonomia, stragi di stato, attentati, le molotov, la violenza gratuita, il delitto Moro, le brigate rosse e nere e chi ne ha più ne metta. Quello sì fu un vero schifo.
Ma ai tempi del liceo eravamo ancora puliti: sognatori, sì, sognatori.
Alle occupazioni non circolavano le play-station ma libri di poesie. Fu allora che incontrai Prevert e Cesare Pavese... e mi innamorai della poesia.

Buona manifestazione a tutti!

baci baci,
Melitta matusalemme
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daniela

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeGio Ott 30, 2008 1:09 am

Grazie a tutti Wink
Farò leggere i vostri post a mia figlia...
Baciotti
flower D
p.s. senzina...mi hai fatto riflettere
melitta...rimpiangere la gioventu'
elly e giosp... in effetti Basketball
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeGio Ott 30, 2008 5:49 pm

Senza ha superato se stessa. Si vede che conosce bene la materia!!!

Ha persino scritto in maniera decente!!!!


Very Happy Very Happy Very Happy


Ottima disquisizione. Davvero!
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melitta

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeVen Ott 31, 2008 3:35 am

Senza ha scritto:
Daniela: se tua figlia è confusa, insegnale a ragionare davvero con la sua testa, dille di non badare agli gnocchi di quinta che fanno i fissi alternativi, ma che non badi nemmeno alle sue compagne vestite di rosa ( troverà sempre persone che la vogliono convincere in un senso o in un altro ) prova invece a mostrarle il testo della riforma e fatti dire se si trova d'accordo o meno!

Sono d'accordo solo sulla prima proposizione: "insegnale a ragionare davvero con la sua testa". In quanto al resto, io invece inviterei la figlia di Dani ad ascoltare gli gnocchi di quinta e ad ascoltare anche le tipe vestite di rosa, perché solo DOPO averli ascoltati potrà capire se sono scemi a prescindere, oppure intelligenti nonostante. Non PRIMA. E inviterei anche la figlia di Dani a leggere il testo della riforma Gelmini, a rifletterci sopra in solitudine, ma POI a confrontarsi con gli altri, perché gli altri non sono mica scemi al 100%.

Lo ripeto: io sono cresciuta grazie ai contributi che GLI ALTRI mi hanno dato. Ai dubbi che mi hanno instillato, alle illuminazioni di cui mi hanno messa a parte. Discutendo con gli altri, metto in discussione me stessa: e cresco.
Chi invece è convinto che basti solo la sua testa a capire tutto, che riflettere sulle opinioni altrui sia tempo sprecato, o è un genio o è solo un presuntuoso. Io opterei per la seconda ipotesi.


Detto questo, dopo avere visto i filmati sugli scontri di Piazza Navona (tutte cose già viste negli anni '70 - quelli dello SCHIFO, come ho già ricordato nel mio post precedente), mi astengo dal dire cosa penso di Kossiga, ma sottolineo che già ai miei tempi il suo nome veniva scritto kosì. bat

Resistere, resistere, resistere,
Melitta
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeSab Nov 01, 2008 5:50 pm

ho scritto in maniera decente? perchè di solito??? COSA OSAVI INSINUARE????
( eheh, scherzo, so che di solito sembro una schizofrenica cieca che in quanto tale non prende i tasti sulla tastiera )

invece io ripeto il consiglio di non ascoltare nessuno:
le compagne rosa come gli gnocchi altermativi cercano proseliti, hanno una capacità di persuasione straordinaria e ti fanno quasi sentire in colpa se non sei d'accordo con loro. se si ascolta gli altri è più difficile avere un'idea propria perchè si rischia di finire con l'essere d'accordo o meno, in base alla capacità di persuasione ( che non è data dagli argomenti trattati quanto dalla scioltezza della lingua; da chi grida più forte ecc ecc )
ergo, prima bisogna leggere la riforma, poi ma solo poi e solo in caso mettersi ad ascoltare gli altri.
giornalisti e studenti sono della stessa razza: non mostrano mai l'oggettività dei fatti, per poi commentarla, ti mostrano i fatti già parzialmente rielaborati ( o interpretati, facendo presa magari su valori morali )

quella di piazza Navona è una cosa talmente vergognosa che stento ancora a crederci
ed ho deciso di arruolarmi in polizia, la legge dovrebbe essere qualcosa di buono e anche farla rispettare dovrebbe essere qualcosa di buono; invece ci sono poliziotti davvero cattivi dentro
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nu

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeDom Nov 02, 2008 9:39 pm

Io sono perfettamente in accordo con Melitta e lo dico per esperienza.
Quando andavo a scuola e anche nei primi anni di università non ho mai prestato attenzione a nessuno.
Dall'alto della mia vuota intransigenza non ritenevo importante ascoltare.
Venendo da una famiglia poco facoltosa, costretta a non poter fare tutto quello che facevano gli altri coetanei, dovendo spesso badare ai miei fratelli più piccoli, non potendo godere anche di una sana superficialità mi nascondevo dietro la convinzione di saperne più degli altri e me ne stavo spesso da sola.
In realtà le mie compagne di classe non le conoscevo abbastanza per definirle oche e gli sboroni di quinta non li avevo mai sentiti parlare.
A mia figlia insegnerò a fare attenzione costantemente a ciò che la circonda.
Chiunque pùò essere importante nella crescita di una persona e solo mettendosi costantemente a confronto con gli altri e l'altro si può imparare a capire chi siamo.
Ho detto altre volte che io ho iniziato a capire me stessa da pochi anni a questa parte e cioè da quando ho cominciato ad ascoltare, frequentare, cercare di capire realtà diverse da me.
Le convinzioni sono anche il risultato della negazione dell'altro, ma senza conoscere l'altro non lo si può negare.
Imparare a ragionare con la propria testa è una cosa che si impara col tempo, ascoltando.
In ultimo credo che il processo di conoscenza termini con la morte dell'individuo quindi insegnerò a Marianna ad ascoltare, valutare, prendere posizione e ad accettare che a volte nel tempo le proprie posizioni possono anche cambiare o subire dei ripensamenti.
La realtà è in continuo movimento e i pensieri non si possono sempre scolpire.
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rosetta

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeLun Nov 03, 2008 12:19 am

Io ci provo a dire la mia (è sempre difficile scrivere senza guardarsi negli occhi), scusate, ma credo che il problema sia nostro non della figlia di Daniela che, come l'ha definita Daniela stessa, è sì una ragazzina ma non è imbecille.
Daniela nel suo post dice ..."Dopo aver parlato un pochino sulla disinformazione comune a grandi e piccoli, alla fine mia figlia ha sentenziato:
" Però non è mica giusto che se io voglio entrare in classe non posso. Studiare e seguire le lezioni è un mio diritto. Stiano fuori gli altri che urlano a gran voce il diritto allo studio, e poi ti impediscono di fare lezione"


Una ragazzina che rivendica il diritto di entrare in classe, rivendica - per fortuna mi viene da dire - anche il diritto di ascoltare e guardare.
Inutile porsi problemi.
La ragazzina ascolterà e guarderà perché è giovane, perché e curiosa, perché ha orecchie e occhi. Ma poi verrà da te Daniela, come ha fatto adesso, e ti chiederà il perché delle cose, e il tuo parere su queste cose;

perché il mondo non è poi così diverso da un tempo e se un genitore risponde con onestà, il figlio, benché non lo ammetta, terrà in debito conto il parere del genitore.

Quanto alla scuola, molte cose sono state dette, melitta, senza, nu, e tutti gli altri hanno risposto in modo esauriente e credo che non serva aggiungere altro.

però, mi piacerebbe condividere una riflessione, ( o se lo ritenete contraddirla) per un fatto avvenuto l'altro ieri ad un amico inegnante.

Ebbene, questo amico insegnante, nonché curatore di un giornale on line del mio territorio, ha ricevuto, indirizzata al giornale, una lettera dura e pesante da parte di uno studente diciassettenne che

accusava i suoi compagni di fare manifestazioni inutili e dannose contro la gelmini, che in realtà - lui dice - è una buona riforma, invece di reclamare perché la scuola - la sua - quest'anno ha deciso di non fare la tradizionale gita culturale per mancanza di fondi.
Il mio amico insegnante (che probabilmente conosce lo studente) ha risposto alla mail e nel farlo ci ha messo una o due punzecchiature (Attenzione dico punzecchiature!!)
Apriti o cielo! Ha il risposto il padre del ragazzo. Con due mail successive, è intervenuto in difesa del figlio, accusando, offendendo, sbraitando, con un'arroganza e una prepotenza che non leggevo da anni.
Ovviamento in queste mail, oltre al mio amico, accusava indiscriminatamente gli insegnanti e difendeva la gelmini.

Da qui la mia riflessione:
Ecco perché a lui la Gelmini va bene! mi sono detta.
un padre che risponde al posto del figlio, dopo che il figlio ha provocato la discussione, è un padre che non vuole dare e riconoscere autonomia al figlio, è un padre che vuole ricacciare il figlio ad uno stato di dipendenza da anni cinquanta o giù di lì.

allo stesso modo la Gelmini ci ricaccia indietro di parecchi anni, riporta la scuola a una logica di dipendenza e di obbedienza, e non solo per il grembiule alle elementari o il 5 in condotta.


Bene...

ciao a tutti
flower flower flower
e ancora flower
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daniela

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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeLun Nov 03, 2008 12:54 am

Grazie anche a Nu e a Rosetta.
In ogni vostro commento ci sono delle buone cose sulle quali riflettere.
Personalmente son felice che mia figlia chieda a me piuttosto che seguire il
branco.
Ma se reputerà giusto farlo, dovrà decidere con la sua testa e non con la mia.
Per rispondere a Rosetta sulla storia delle mail...
Guarda, pure da noi (un comune di 20000 abitanti) ci sono stati degli episodi allucinanti.
Secondo me non si puo' sempre difendere i propri figli a spada tratta, che non hanno ragione in assoluto e devono comunque imparare il rispetto verso il mondo.
Trovo stupido (e nocivo per la crescita) fare da paladino e da scudo in ogni occasione, dando contro ai professori a priori.
Se hai sbagliato ti prendi le tue responsabiltà.
Punto e basta.
Ve lo dice una che credo sia stata l'unica al mondo ad essere rimandata ad educazione fisica Shocked per un piccolo diverbio con la prof...
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitimeMer Nov 05, 2008 11:21 pm

"Ecco perché a lui la Gelmini va bene! mi sono detta.
un padre che risponde al posto del figlio, dopo che il figlio ha provocato la discussione, è un padre che non vuole dare e riconoscere autonomia al figlio, è un padre che vuole ricacciare il figlio ad uno stato di dipendenza da anni cinquanta o giù di lì."
eheh bell'intuizione
ma se il padre prende così spudoratamente la parola del figlio è anche perchè il figlio non ha la capacità di farsi valere, ed evidentemente nemmeno quella di pensare con la sua testa. altrimenti prima di tutto non andrebbe a riferire quello che il professore gli dice, e poi certamente si sentirebbe offeso che un genitore, a 17 anni, gli prenda la parola. e secondo me ci fa anche una brutta figura
è chiaro che per lui ci sono poche speranze di riuscire a diventare davvero autonomo, povero ragazzo...
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MessaggioTitolo: Re: le scuole   le scuole Icon_minitime

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