Al Dolphin Hotel Mi accade spesso di sognare l’Albergo del Delfino. |
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| dopo Euana i clandestini | |
| | Autore | Messaggio |
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rosetta
Numero di messaggi : 101 Data d'iscrizione : 27.02.08 Età : 77 Località : legnano
| Titolo: dopo Euana i clandestini Dom Feb 08, 2009 6:17 pm | |
| Ciao a tutti, L'emozione sollevata dal caso Eluana non si placa, visto che è stato chiamato in causa anche il Presidente della Repubblica. Personalmente anche se, come ho avuto modo di scrivere, non concordo, rispetto la sentenza dei magistrati, e ritengo che il caso pubblico sia chiuso: ora resta solo il caso privato che riguarda Eluana e la famiglia. Ma... un altro caso - e questa volta molto più pubblico e inquietante , se non altro per la dimensione e i numeri che rappresenta - è balzato sulle prime pagine dei quotidiani. Parlo della recente approvazione del senato (5 febbraio) del pacchetto sicurezza. Ta le varie novità, una mi sembra degna di attenzione e riflessione anche per alcune contraddizioni che ha in sè ed è l'introduzione del reato d'immigrazione clandestina - prima non c'era - da cui derivano norme pesanti. Una di queste è la cancellazione del comma 5 che prevedeva che ''l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano''. stando a questa cancellazione, da oggi il medico può ( fra qualche mese in qualche regione e in qualche ospedale si dirà "deve"?) segnalare alle autorità competentil il clandestino in quanto la sua clandestinità è reato. da ciò che ho letto sembra che invece il comma 5 - ossia il divieto di segnalazione o denuncia da parte del medico - resti per i cittadini italiani non importa se malavitosi, e quindi per essi il medico devo rispettare l'obbligo alla segretezza. A questo punto mi chiedo ( e qui un medico potrà chiarire questo aspetto) come la mettiamo con il giuramento d'Ippocrate, punto fermo nella deontologia medica? Comunque, ciò che mi ha sorpreso è stato il fatto che la gente non ne ha parlato molto, ha dato per scontato che il provvedimento fosse da prendere, visto che gli immigrati cominciano a diventare un problema serio e pericoloso. Lo dimostra il recente intervento (pesante) sulla violenza alle donne. E qui, finalmente dico, anzi grido, ci siamo arrivati. Ci volevano gli stupri commessi da alcuni stranieri perché anche i i giudici capissero che era ora d'intervenire? Ricordo, e non sono date poi così lontane, le sentenze emesse da giudici - per carità seri, il cui unico difetto era essere antifemminista. Questi giudici di fronte a stupri conclamati, invece di punire i bravi ragazzi di famiglia - italiani , ovviamante! -, dichiaravano le ragazze colpevoli di adescamento, in quanto avevano un bel corpo e lo mettevano in mostra. Addirittura ci fu una sentenza esemplare, che molti ricorderanno. Mi riferisco a quella ragazza che al momento della violenza subita indossava dei jeans stretti; ebbene il giudice disse che, proprio perché erano stretti, non potevano esserle stati sfilati, che a toglierseli era stata lei, segno che era d'accordo... Voi direte, ma che c'entra tutto questo con quanto scritto sopra. Io penso che c'entri. Con questi reati - nell'inconscio collettivo considerati più gravi quando vengono commessi da uno straniero, specie se clandestino - si accentua quel senso di pericolo e di paura che lentamente attraverso i media e la stampa si sta diffondendo. E di fronte al pericolo, si chiudono gli occhi e non si valutano le cose per quel che sono, ma solo per quel che appaiono. Oggi il clandestino appare il nostro principale nemico, quindi passi anche la legge che permette al medico di denunciare lui e non denunciare il malavitoso italiano. E passi la legge che considera l'immigrazione reato, e chissà cosa ancora passerà... Eppure, a volte, quando guardo alcuni ragazzi della seconda generazione, credo che una buona parte del nostro futuro sia lì, con loro. Mi piacerebbe sentire la vostra opinione. ciao ciao | |
| | | melitta
Numero di messaggi : 393 Data d'iscrizione : 16.02.08 Età : 69 Località : Venezia e Milano
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Lun Feb 09, 2009 1:02 am | |
| La prima cosa che ho pensato a proposito di questo -chiamiamolo così- "invito" rivolto ai medici di denunciare i pazienti clandestini è stata: ma che bella pensata!, in questo modo si favorirà solo una cosa, ovvero il dilagare delle epidemie. Chi è immigrato illegalmente sceglierà di non farsi curare in ospedale, e resterò o abbandonato a se stesso, oppure accudito alla meno peggio in un ambiente promiscuo, se non addirittura buttato agonizzante in un fosso o in una discarica. Tralasciando ogni considerazione sulla pietas dovuta a tutti gli esseri sofferenti, indipendentemente dal loro passaporto, ma considerando solo la questione da un punto di vista pratico, è evidente che se l'invito alla denuncia si trasformasse in "obbligo", alcune malattie contagiose (in primis la tubercolosi) potranno conoscere una nuova quanto disastrosa virulenza. E mi chiedo se questo rischio non sia stato calcolato ad arte da chi ha fatto questa bella pensata, tacendolo adesso per sbattercelo in faccia poi, a danno avvenuto.
In quanto all'equazione immigrato-stupratore, che dire? Ormai quasi quotidianamente la stampa e la tv ci sbattono in faccia il mostro, strombazzando la sua nazionalità aliena. Uno stupro al giorno! Uno stupro al giorno è indubbiamente una tragedia. Ma, guardando cosa dice l'Istat, scopro che in Italia di stupri ne vengono denunciati da da 6 a 13 al giorno, e nel 69% dei casi il violentatore è il marito, il fidanzato, l'amico, il conoscente o un membro della famiglia... Altro che l'immigrato! E quante donne preferiscono tacere? Pare che siano tantissime: per paura di ritorsioni, per pudore, per vergogna, per annichilimento e soggezione psicologica nei confronti del loro aguzzino domestico. Ecco che la cifra è diversa: non uno stupro al giorno, ma molti di più. Eppure si parla solo di quell'uno, e si tacciono tutti gli altri. Evviva la stampa libera e obiettiva!
Noi che non siamo nati ieri sappiamo che i mass media battono la grancassa al ritmo stabilito dal direttore d'orchestra - lo stesso che aveva assicurato che l'Italia non è certo un paese razzista, quando quel ragazzo di colore è stato ammazzato a sprangate per avere rubato due pacchetti di biscotti... E proprio perché non siamo nati ieri, sappiamo che è cominciata la caccia alle streghe: lo straniero è il diavolo stupratore, è il diavolo diffusore di epidemie (per riallacciarmi a quanto detto sopra), è l'incarnazione del male: è lui che ha causato la crisi economica che affligge l'Italia, al rogo! al rogo!
Povera Italia, poveri noi. | |
| | | Elly
Numero di messaggi : 333 Data d'iscrizione : 19.02.08 Età : 41 Località : HMS Victory
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Lun Feb 09, 2009 4:08 pm | |
| Mi ha fatto morire ieri la Littizzetto che ha detto: allora che la legge sia uguale per tutti, anche per gli evasori fiscali che vanno a farsi curare a spese nostre!
Comunque sono d'accordo con voi, anche se penso che tutto ciò passerà più o meno sotto silenzio, visto che l'intero paese è troppo occupato a riempirsi la bocca con Eluana (sabato sera tra pub e ristorante a ogni tavolino non si parlava d'altro...) per accorgersi che è solo l'ennesimo caso mediatico per anestetizzare la mente della gente. | |
| | | il_corvo
Numero di messaggi : 576 Data d'iscrizione : 19.02.08 Località : bassa modenese
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Mer Feb 11, 2009 11:48 am | |
| ... è ora che in Italia si inculchi nella testa di chi delinque che non può passarla liscia.
Chi sbaglia deve sapere con certezza che se lo beccano dovrà pagare! E salato!
Ogni riflessione parte da qui. Tutto il resto sono solo chiacchiere | |
| | | Elly
Numero di messaggi : 333 Data d'iscrizione : 19.02.08 Età : 41 Località : HMS Victory
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 12:16 pm | |
| Vabbè Corvo però qui non stiamo parlando di pena o non pena, ma di sanità, che fino a prova contraria in un paese democratico e civile dovrebbe essere un diritto di tutti, anche di chi "non ha diritti", e dovrebbe essere lasciata fuori da certe beghe. Inoltre, la scelta da parte dei clandestini di non rivolgersi a strutture sanitarie potrebbe portare altro genere di problemi, di cui Melitta ha già parlato. | |
| | | il_corvo
Numero di messaggi : 576 Data d'iscrizione : 19.02.08 Località : bassa modenese
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 5:14 pm | |
| Si! Chiedo scusa. In effetti non è proprio chiaro a cosa mi riferissi. Nello scrivere il commento precedente il mio pensiero era rivolto alle violenze e ai reati in generale. Soprattutto alle violenze.
Elly e Melitta sulla questione sanitaria mi trovate perfettamente d'accordo. Pure io quando ne ho sentito parlare la prima volta ho subito pensato a cosa potrebbe succedere sul fronte delle epidemie, TBC in primis....
... e poi, tanto strombazzamento in campagna elettorale che l'equazione centrodestra = sicurezza sarebbe stata la realtà ed ora si demandano i compiti di polizia ai medici. | |
| | | Elly
Numero di messaggi : 333 Data d'iscrizione : 19.02.08 Età : 41 Località : HMS Victory
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 6:40 pm | |
| Ah, ho capito, scusami tu! Riguardo l'equazione centrodestra = sicurezza, per fortuna ci ha pensato Berlusconi a spiegare al mondo che sarebbe impossibile mettere un soldato di guardia per ogni bella ragazza d'Italia, e per fortuna anche nazi-ratzinger si è astenuto dal fare commenti sui recenti casi di violenze, visto che quando accadde sotto il governo Prodi non mancò di rimarcarlo pubblicamente (immagino che in un governo di centrosinistra non ci fossero abbastanza servi della gleba vaticana pronti a inginocchiarsi e baciargli le mani). Tra l'altro è bello vedere come un governo che fino a ieri pontificava il valore della vita al punto di tentare un colpo di stato pseudo-mussoliniano per non staccare l'alimentazione forzata a una persona cerebralmente morta da 20 anni, oggi cerca di varare una legge che potrebbe portare centinaia di clandestini a morire da soli agli angoli delle strade. | |
| | | senza
Numero di messaggi : 305 Data d'iscrizione : 12.04.08 Località : venezia
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 8:03 pm | |
| la cosa interessante è come tutte le leggi che vengono fatte in Italia sono fatte in nome della sicurezza.
ma voi, vi sentite insicuri? e chi vi minaccia? | |
| | | il_corvo
Numero di messaggi : 576 Data d'iscrizione : 19.02.08 Località : bassa modenese
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 9:56 pm | |
| Senza, ti dirò... in effetti hai ragione io non mi sento minacciato da alcunchè. Però se devo dirla tutta, la sera quando penso a mia moglie che esce dal negozio dove lavora intorno alle 20,00 e deve raggiungere il parcheggio (naturalmente incustodito) dove può lasciare l'auto ( le vie illuminate del centro hanno solo parchimetri e lasciare l'auto lì significherebbe lavorare per pagarsi il posteggio) dovendo passare per un parchetto poco illuminato e luogo d'incontro per extracomunitari vari con tanto di bottiglie di birra a corredo, beh , ti dicevo, non sono proprio tranquillissimo. E neppure, non è sfortunatamente il mio caso, caso mai dovessi fare un minimo di fortuna e mi potessi permettere una discreta villa indipendente e una bella macchina (tu potrai dire che ci sono cose più importanti e non posso darti torto, ma tant'è) ecco neppure in quel caso, credo, mi sentirei perfettamente tranquillo a rincasare la sera. Per cui è assolutamente vero che la percezione d'insicurezza è data più dai media che non dalla realtà, ma non sottovaluterei nemmeno il rischio insito nell'ospitare clandestini nullafacenti e senza dimora. | |
| | | senza
Numero di messaggi : 305 Data d'iscrizione : 12.04.08 Località : venezia
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Feb 13, 2009 11:59 pm | |
| io proprio queste paure non le capisco. non mi ha mai spaventata un clandestino nullafacente. non mi ha mai spaventata una bottiglia di birra nè le 20.00. non voglio accusarti, solo dire che per la mia esperienza personale non ho mai avuto paura di cose del genere. questa vigilia di natale mio padre non ha partecipato al consueto cenone a casa dei nonni, così sono tornata a casa in autobus. verso le 22 sono andata alla fermata per verificare gli orari, ora, la fermata dista meno di 70 metri dalla casa dei nonni, ma loro non hanno voluto che ci andassi da sola e così mi ha accompagnata mia zia. dovevo solo vedere a che ora partire, non aspettare l'autobus, e alla veneranda età di quasi 22 anni non ho potuto fare quei 140 metri da sola alla vigilia di Natale.
ho paura delle automobili invece, che sono la prima causa di morte tra i giovani sotto i 25. andare in automobile, magari per stradine vorticose di montagna, di notte, sul bagnato ( o peggio ancora con la neve ), e magari andarci senza occhiali o dopo un paio di spritz, beh, questo mi pare un comportamento pericoloso. andare alla fermata dell'autobus no. | |
| | | Elly
Numero di messaggi : 333 Data d'iscrizione : 19.02.08 Età : 41 Località : HMS Victory
| Titolo: Re: dopo Euana i clandestini Ven Mar 06, 2009 1:05 pm | |
| Ma di che ci preoccupiamo? E' tutto risolto: presto arriveranno [rullo di tamburi] LE RONDE!!! Evvai, yeeeh! Una bella camicia nera, un manganello, e passa la paura. "A mali estremi, estrema destra", come diceva il Gerarca Barbagli. | |
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