A livello giovanile siamo, da una vita, tra i più forti d'Europa. Viene da chiedersi come mai dai 23 anni - un ciclo di Under 21 finisce per l'appunto a 23 anni circa - ai 27/28 ci perdiamo così rapidamente per strada.
Io individuerei la responsabilità maggiore nel modo tutto italico di intendere il gioco del pallone: conta solo il risultato. Tutto il resto è contorno. E così non si responsabilizzano i giovani che, anche se di ottime speranze, vengono spediti in provincia e soprattutto non ci si può permettere di sperimentare soluzioni di gioco innovative col rischio di non riuscire "sùbito" ad ottenere risultati.
Speriamo che finalmente ora che nonostante tutto stiamo perdendo campioni, considerazione e risultati, le Società rivedano le proprie priorità