L'Ombra del Vento

Forse l'argomento è già stato trattato, se così fosse portate pazienza: sapete la senilità è una brutta bestia!

Ho iniziato le prime pagine del romanzo di Zafon "L'ombra del Vento".
Qualcuno l'ha già letto? Secondo voi Zafon scrive bene? Qualcuno ha voglia di unirsi alla lettura?

Bye, bye.

Ce l'ho sul tavolino!!! Appena finisco di leggere (sono a metà) "La ragazza che giocava con il fuoco" di Stieg Larsson comincerò " L'ombra del Vento".
Mi raccomando... vi prego di non svelare parti essenziali del romanzo.

Comunque se può valere riporto il parere di mia moglie e della mia collega d'ufficio, entrambe lo hanno definito molto ma molto bello!

Io ho attaccato oggi "il signorino" di soseki.
Non so per ora non lo prevedo.


A.

Ho votato!

"L'ombra del vento" l'ho letto più di un anno fa, decidendomi all'acquisto per due motivi: avevo letto su alcuni forum letterari commenti entusiastici, e lo trovavo comodamente in edicola a un prezzo stracciato, in edizione tascabile.

Premetto che non dirò nulla della trama, per non sciupare al Vecchietto e al Waltercorvetto il piacere di scoprire le cose da soli.

Mi limito a spiegare i motivi che mi avevano spinta a dilazionare l'acquisto del romanzo di Zafon.
Il primo: mi è stato insegnato dal mio "maestro di vita letteraria" di diffidare sempre dei best-seller, perché corre un'enorme differenza tra ciò che è letterariamente bello e ciò che accontenta il gusto (facile e perlopiù "incolto") delle masse. La legge dei grandi numeri premia lavori commerciali e penalizza invece i testi da cui si può trarre arricchimento spirituale. Previsione azzeccata, nel caso de "L'ombra del vento", dalla cui lettura sono uscita con un "boh" finale.
Intendiamoci, non è libro del tutto disprezzabile; è sostenuto da qualche idea buona e vi si trovano guizzi pregevoli. Ma è un libro che avrei potuto tranquillamente fare a meno di leggere .

Lo riprenderò comunque in mano volentieri (se lo trovo, eh!) per unirmi a voi nei commenti.

baci baci da
melitta schiantata dal caldo

Ragazzi, anche io un annetto fa ho letto il libro di cui sopra e anch'io ho detto Bah! (cambio vocale perchè voglio fare l'originale!!!)

Cercando di esplicitare un pò il mio pensiero, dico che seppure si tratti di una lettura che scorre veloce, alla fine resta l'idea che è un libro per ragazzi, dove non esitono sfumature ma tutto e tutti (i personaggi) sono o buoni buoni o cattivi cattivi.
E l'ambiguo è ambiguo che tende al buono e si capisce da subito!
Insomma , nonostante il grigiore dell'ambientazione iniziale (e della copertina) credo possa essere una buona lettura estiva, sotto l'ombrellone.
Ma non certo un libro che ti cambia l'esistenza.
Sono comunque curiosa di sapere cosa ne pensate voi.

ciaooooo

il_corvo ha scritto:

vi prego di non svelare parti essenziali del romanzo.

L'assassino è il maggiordomo

Dopo aver letto un centinaio di pagine concordo con le due gentili donzelle.
Se però qualcuno volesse leggere il libro, o unirsi alla futura discussione, ne sarei lieto.
Appena finito di leggere ne parlerò più dettagliatamente.

Ciao.

Elly ha scritto:

il_corvo ha scritto:

vi prego di non svelare parti essenziali del romanzo.

L'assassino è il maggiordomo

PRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!

Sono a pagina 200.
Più o meno il giudizio totale non cambia anche se mi sembra che la lettura si sia fatta più agevole e appassionante.
Nessun altro che voglia cimentarsi? Tutto sommato non è male.

io l'ho letto qualche anno fa, e il fatto che non lo ricordi esattamente dovrebbe denotare il mio ormai inequivocabile rincoglionimento, ma poichè oltre che rincoglionito sono anche presuntuoso, decido esacerbantemente che il suddetto fatto denota che l'ancorpiusuddetto libro non è da ritenersi indimenticabile. certo, l'ho trovata una lettura scorrevole, a volte anche avvincente, e fino a tre quarti anche molto interessante, ma, come dire, forse mancava un po' di spessore, di ricchezza intertestuale (ma che cazzo sto a dì?). non che ogni libro debba averlo, per carità, anzi a volte serve anche qualche testo che ne sia privo, ed in quel caso l'ombra del vento va più che bene
come, a rifletterci, molti bestseller

Mah, sono un po' contrastato...
Ho finito di leggere il libro.
Mi è parso che:
- L'inizio fosse un po' stentato, sia come forma che come contenuti.
- La scrittura sia scorrevole ma non esaltante.
- Ci siano alcuni guizzi di genialità (aforismi, piuttosto che buone immagini - es. la statua dell'angelo nella fontana)
- Il finale chiuda e riannodi tutte le storie ma non sia un fuoco d'artificio. Quasi come se Zafon fosse un ragioniere che debba far quadrare un bilancio.
- Alcuni personaggi hanno spessore, ma non c'è nessun gigante. (A parte Firmin, che ho proprio apprezzato)
- L'intreccio è sviluppato invece molto bene anche se la trama è, in un certo senso, persino banale.

Ricapitolando, complessivamente a me il libro non è dispiaciuto, anzi. Prima o poi potrei tentare un bis Zafoniano, probabilmente merita un'altra possibilità.

Ma non è strano?!
Tutti abbiamo più o meno detto che il libro non è "chissàcche" però sì, è scorrevole, a tratti interessante (per guizzi, o alcuni personaggi, o vattelapesca)... E nonostante questo giudizio non del tutto positivo, c'è chi lo consiglia o ritenterebbe un Zafon 2...
Insomma, che c'è sotto?
siamo noi a voler fare quelli con la puzzetta sotto il naso a tutti i costi (francamente non lo credo) oppure - chissà dove - il romanzo ha davvero una specie di segreto che aggancia il lettore?
E - cosa più importante - secondo voi, cos'è?

"siamo noi a voler fare quelli con la puzzetta sotto il naso a tutti i costi (francamente non lo credo) oppure - chissà dove - il romanzo ha davvero una specie di segreto che aggancia il lettore?
E - cosa più importante - secondo voi, cos'è?"

a Stramma!!!! Se lo sapessimo! Magari lo sapessimo! anche noi potremmo scrivere best-sellers!

Secondo me manca di spessore per essere un vero capolavoro: parlo di personaggi leggermente stereotipati, e del continuo uso di cliché nell'elaborazione della trama.
Secondo me il vero punto di forza del romanzo è un intreccio solido che riesce ad appassionare il lettore, pur non riusciendo mai a catturarlo del tutto.

"Riusciendo"????
Ah, vecchio napoletano!!!

Secondo me il punto di forza è l ostato di suspence che crea: sembra sempre che debba succedere LA COSA, ma poi non succede niente di irreparabile o terribile. E alla fine il lettore è appagato dall'happy end...
(Riduttiva?)

Eccomi. Ho i miei tempi. C'ho messo più di 20 giorni per leggere le prime 250 pagine, poi ieri l'ho finito in un sol colpo.

Non lo so, sarà che sono di bocca buona ma a me il libro è piaciuto molto. Non è un capolavoro ma credo di poter dire tranquillamente che è un'ottima lettura. Ciò che mi è piaciuto di più è l'ambientazione storica. Come per i vecchi film, anche in questo libro ambientato, tra il 1915/20 e il 1950 c'è tutto un garbo e una forma che ai nostri giorni non esiste più.
Ho trovato molto più appassionante la vicenda di Daniel rispetto a quella di Julian che a tratti assume i toni tipici del feuiletton, ma del resto l'intreccio è così ben composto che non avrebbe senso scindere le due storie. I dialoghi occupano gran parte del racconto e risultano molto veri e credibili. Molto bello il rapporto fra Daniel e Fermìn.

Credo che leggerò "Marina" che pare sia ancora meglio de "L'Ombra del Vento".

Buone Vacanze a tutti.

Simme Napoli paisà.... (se si scrive così... )

Non so, credo di potermi ritrovare nelle parole di tutti voi. Forse la magia di questo libro è quella di riuscire ad insinuarsi nella mente del lettore, pur senza essere un capolavoro. Forse la sua forza è solo nel dibattito che sta creando. Da parte mia, comunque, non finirà tra i libri da dimenticare, tra i libri perduti, possiede comunque qualcosa di affascinante. Ciò che gli manca non mi permetterà di annoverarlo tra i miei libri del cuore, però.