da un corso di scrittura ai nostri giochini... (non erotici!)

Sono di corsa.
Leggo su internet a proposito di una scuola di scrittura.

"CORSO DI SCRITTURA
Pronti a partire verso le Terre della Narrazione? Ecco un viaggio in dieci tappe, accompagnati dalla Scuola Holden, alla scoperta di quello strano posto dove vivono le storie. Su ilmiolibro.it ogni settimana troverete una nuova puntata del corso di scrittura.

Curato da Alessandro Baccara, Gianluca Pallaro e Marco Purita, il corso di scrittura prevede interventi teorici ed esercizi pratici per scoprire che cosa vuol dire essere un narratore e che senso ha, oggi, raccontare storie"

Al di là di quanti corsi avete fatto o di cosa ne pensate... secondo voi, potremmo utilizzare questi spunti per "giocare" tra noi?

Per quel che mi riguarda, sì!

uhm... mi sa che siamo un pò pochine...

Per quanto mi riguarda l'idea mi piace. Il tempo faglia, però.
Così ti chiederei, se ti va di provarci anche da sole, di occuparti tu di seguire il sito del miolibro e riportare gli esercizi qui in albergo...

Che ne pensi, melitta bella?

Tempo permettendo, io ci sono...

Muy bien, e col nipotello siamo già in tre

Orbene, sono andata spionare sul sito indicato dalla Strammy. Mi sono cuccata tre lezioni di scrittura (a ufo) e ho scoperto cose di cui mai avrei neanche lontanamente supposto l'esistenza.
Ovvero: l'importanza di scegliere un punto di vista; tenersi alla larga dai luoghi comuni; revisionare e dare un finale al proprio romanzo.
A questo punto, esausta da tante novità , sono fuggita da quel sito e sono tornata qui da voi, ragazzi belli.

Oh, sarà che scrivo con continuità da vent'anni buoni, che mi sono sciroppata tutte le tremila (dico per dire, ma pesano un quintale) dispense di "Scrivere", oltre a centinaia di riviste letterarie con le loro brave lezioncine di scrittura creativa; che ho pure frequentato uno di suddetti corsi ecc. ecc. ma 'ste faccende mi annoiano non poco.

Ah, dimenticavo: l'esercizio suggerito è quello di prendere il romanzo migliore del nostro autore preferito, riscriverne una parte e magari dargli pure un altro finale.

Al di là dell'evidente piacere (narcisista? sadico?) della dissacrazione, mi chiedo: cui prodest? Certo, se uno ha voglia di dedicare un pomeriggio a questo "esercizio di palestra", buon per lui. Ma se uno (ogni riferimento a me medesima è puramente intenzionale) ha voglia di produrre un lavoro degno di pubblicazione e/o condivisione, con che faccia costui/costei si può presentare a un editore o a un forum dicendo: "Leggetemi, ho riscritto il finale dei Promessi Sposi! Davanti all'altare Lucia si toglie la ciabatta e prima la sbatte sul muso a don Abbondio e poi la stampa sul naso di Renzo dicendo 'Ho deciso di fare la sciantosa in un bordello!' Leggetemi perché rimarrete folgorati dal miglioramento da me apportato al romanzo del Manzoni!", eh, con che faccia?
A voi la risposta,

baci baci,
melitta dubbiosa

Uhmmmm
Premesso che io non ho seguito nessun corso di scrittura (non mi fido) e ho comprato solo la prima uscita di Scrivere (perchè costava poco!!!), supponevo ci potessero essere forniti spunti per allenarci. Invece pare di no... Peccato!

Ultimamente sto leggendo "Come si scrive un racconto" di Marquez. Anche in questo caso ho avuto una delusioncina. Pensavo che mi avrebbe illuminato, invece...
In realtà il libro è il risultato di conversazioni di Marquez con gli allievi di un suo laboratorio cinematografico.
Hanno una "missione" scrivere 13 storie da mezz'ora. Iniziano per lo più da un'idea o un'immagine e poi tutti insieme ci lavorano su, la limano, la girano e rivoltano, la cambiano, cercano significati diversi, simbolismio altre immagini... generalmente (fino al punto in cui sono) l'idea di base non è stata mai rispettata e la storia ha assunto una fisionomia tutta sua.
Ora non dico che questa idea è il massimo ma trovo che abbia un suo perchè.
Per evidenti motivi di impraticabilità, non provo neanche a proporvi un esperimento del genere. (peccato!)
Però altre idee ne ho. strampalate, stramme stramme davvero, ma originali o semi-originali quello sì.
Appena chiudiamo con il giochino poetico, ve le espongo.

Ora si va a cena. Stasera pollo.... Che tragedia!!!!

Com'era il pollo? Figlio di Apelle o figlio di Apollo?


Strammy cara, tu proponi e io ti assecondo. E vedrai che non sarò la sola.

Ma, visto che il nostro poema berniniano già l'abbiamo composto, finché aspettiamo le composizioni degli altri rimatori potremmo già architettare qualcos'altro su cui convogliare la nostra vena scribacchinica.

Sai cos'era il bello del "mio" corso di scrittura? Che ogni settimana bisognava presentare un racconto scaturito da un tema assegnatoci dal "maestro". Alle fine dei nove incontri, mi sono trovata con un bottino di otto racconti freschi freschi nuovi nuovi; ne ho aggiunti altri che tenevo nel cassetto, ho spedito il tutto a un concorso che prevedeva la pubblicazione in volume singolo per i vincitori, l'ho vinto e nel giro di tre mesi il mio libro era in vendita alla Feltrinelli e altrove.
Ecco, mi piacerebbe che da questo nostro laboratorio scaturisse qualcosa di analogo alla fortuna capitata a me.
Sai cosa diceva la mia insegnante di danza? Ogni flessione, ogni saltello, ogni esercizio alla sbarra non serve a farvi sudare oggi, ma serve al saggio finale!

Proponiamoci un traguardo. Scrivere un racconto ogni due settimane, per esempio, interpretando liberamente un tema, un'emozione, un trabocchetto, un quadro, una statua, una metafora...

Voi cosa ne pensate?

baci baci

io preferivo quelli erotici

Se poi, come mi pare d'intendere, questo spazio viene visto un po' come una palestra per allenare ed affinare vari aspetti della scrittura, si potrebbe, per variare, prendere in esame anche la composizione di un breve articolo in stile giornalistico. Magari, per unire l'utile al dilettevole, di un argomento a piacimento "vero e reale".

... tanto per proporre.