Tutto cominciò all'incirca un anno fa. A me era venuta l'ispirazione di, insieme a mio fratello e a degli amici da Padova, andare al Flaminio a vedere Italia-Irlanda dello scorso Sei Nazioni di rugby. Il tempo necessario per informarsi di come ottenere i biglietti fu sufficiente per scoprire che di biglietti in vendita non ce n'erano già più.
Passò poco tempo che credemmo si potesse "ripiegare" sull'attesissima sfida dei mondiali 2007 Nuova Zelanda-Italia. Si giocava a Marsiglia, località non irraggiungibile. Purtroppo cadeva in un periodo particolare, avremmo per giunta dovuto organizzare un camper e nessuno si decideva a prendersi l'impegno di garantire la sua presenza. Poco male, perché i biglietti dai prezzi abbordabili erano praticamente già andati a ruba.
Mio fratello stava organizzando il suo ritorno a Londra all'inizio del 2008 (progetto realizzato in data 21 gennaio c.a.) e dato che ho il vizio di andare a Londra appena ho una scusa buona per farlo, la scusa per il prossimo marzo sarebbe caduta il 15, data della mitica sfida Inghilterra-Irlanda al Twickenham, tempio inglese del rugby. Ancora una volta il destino mise i bastoni fra le ruote dei nostri propositi, in quanto mio fratello scoprì che per avere l'opportunità di assistere dal vivo a quella sfida bisogna essere abbonati a qualche club e avere molta, molta fortuna nell'essere sorteggiati fra le poche decine di migliaia di spettatori.
Avevo comunque già il biglietto aereo prenotato per l'11 (andata) e per il 19 (ritorno), biglietto che non ho mai considerato "sprecato", nonostante il sogno infranto di vedere una partita di rugby al Twickenham.
E qui si va finalmente in tempi più recenti: questa settimana il mio buon fratellino (sto preparando le carte per proclamarlo santo) ha pensato bene, dopo aver visto la bellezza dello spettacolo sportivo che si vive negli stadi inglesi (Anfield Rd lo sfortunato martedì scorso), di condividere con me un'esperienza simile. Ora, si deve sapere che è quasi impossibile riuscire ad entrare in uno stadio a Londra per una partita di campionato, essendo esauriti i posti già da quando, a inizio stagione, si fanno gli abbonamenti. Il QPR è una delle squadre che ha ancora vendita "libera" (o che non ha il tutto esaurito con gli abbonamenti, se vogliamo metterla così), sfortuna volle che nei nove giorni della mia vacanza le due partite che gioca in casa coincidano in data e ora a Inter-Liverpool di Champions League e a Inghilterra-Irlanda del Sei Nazioni (la tanto agoniata partita di cui sopra), partite che godremo in qualche pub con una buona Guinness o una buona ale (o entrambe
).
Rimaneva come ultima alternativa Fulham-Everton, ma il biglietto costava 35 sterlinghe e in verità non mi brillavano gli occhi all'idea di veder giocare il Fulham (sarà per i colori sociali?
).
Quando all'improvviso... l'illuminazione!
Il 16 marzo è in programma London Irish-London Wasps, il derby fra le due squadre londinesi della Guinness Premiership, che altro non è che la massima serie inglese di rugby, e questa volta il mio santo fratello (
) è riuscito a non farsi mancare i biglietti (acquistati telefonicamente proprio oggi dopo intensa agonia del sito web che avrebbe dovuto venderli).
E così, cari miei, è finita che il ripiego del ripiego del ripiego del ripiego sarà un derby a Londra di uno sport meraviglioso che è uno sport all'ennesimo grado.
E per di più, se ci pensate (basta solo guardare lo stemma), London Irish è il massimo: 1) rugby, 2) Londra, 3) Irlanda... cosa potrei volere di più?