Buongiorno,
Sono andata a vedere la Mostra dedicata, e pare sia l'unica nella storia, a Sebastiano del Piombo a Palazzo Venezia a Roma dove rimarrà sino al mese di maggio prossimo. Confesso che conoscevo pochissimo questo pittore, amico strettissimo di Michelangelo, molto apprezzato nell'epoca di Raffaello e Giorgione, veneziano di nascita ma poi romano d'adozione perché dopo che Agostino Chigi lo chiamó a Roma, vi rimase sino alla morte. Sebastiano detto "del Piombo" per via del suo lavoro di bollatore presso l'ufficio papalino, è essenzialmente un ritrattista, ma anche un pittore di temi religiosi, fra cui la grande tavola della "Pietà" e della "Fagellazione" da Viterbo. La Mostra ripercorre la sua carriera pittorica, attraverso piu' di settanta opere esposte, dove si possono ammirare i personaggi raffigurati resi "vivi" dall'uso vibrante della luce nei volti e nelle mani. Suggestivo l'allestimento della mostra messo su da Luca Ronconi, il quale attraverso giochi di luce (la stanza rossa, verde e blu) mette in risalto le opere che "emergono" letteramente dal contesto, con tutta l'emotività contenuta nelle espressioni dei soggetti di Sebastiano.
Per lungo tempo ignorato e sottovalutato, un pittore che si doveva "battere" nella sua epoca con Michelangelo, Raffaello e Giorgione, ritrova una sua collocazione ed importanza nella storia della pittura cinquecentesca.
Buona mostra.
Maggiolina