Libri francesi

I francesi sono quel popolo che va in giro con le baguette sotto le ascelle sudate, quindi ognuno può sentirsi libero di pensare quello che vuole di loro.
Però ho la sensazione, dopo aver letto solo un libro di Sébastien Japrisot e visto qualche film di Jean-Pierre Jeunet, che la letteratura francese abbia serie possibilità di aggradarmi.
Perciò vi chiedo: avete qualche libro di autori francesi (meglio se recenti) da consigliarmi?

Di recenti conosco solo un sociologo francese (Paquot), che ha scritto perlopiù roba banale tranne un paio di opere (che se vuoi ti consiglio).
Quanto ad autori passati, uno non troppo lontano è Artaud. Ti consiglio davvero di leggerlo, in particolare la raccolta di scritti "Al paese dei Tarahumara" che comprende le lettere da Rodez (uno degli scritti più densi che abbia mai letto). Però è abbastanza difficile, per il semplice fatto che per capire appieno Artaud bisogna leggere non una, ma almeno una decina delle sue opere.
Se ti interessi di filosofia antica e letteratura greca, ti consiglio Foucault ed alcuni suoi scritti sull'argomento: per esempio "L'ermeneutica del soggetto".

Quanto ai classici, oltre ai consigli che ti possono dare tutti ti suggerisco "Peldicarota" di Renard, che è veramente bello e contrariamente ai testi di prima è fruibile anche alla semplice lettura. Se ti piace il teatro un autore abbastanza recente è Anohuil, ma ho trovato poco in commercio; invece in biblioteca trovi tutto quello che vuoi.

Spero di esserti stato d'aiuto. Buon lavoro e buon tutto,

Enrico.

Neanch'io Giosp ho letto molto di letteratura francese, ma mi vengono in mente Dumas padre e figlio (il conte di montecristo e la signora delle camelie) oppure Marguerite Duras (l'amante).

Se mi viene in mente altro...

nia

ho letto Stendhal ( interessante solo per l'epoca che racconta, come I promessi sposi ) Maupassant ( una comicità che proprio non capisco ) e Proust, e non mi sono piaciuti affatto, anzi, riguardo a Proust non sono riuscita a finire la seconda pagina.
in compenso la Duras è moolto brava e penso potrebbe piacerti visto la direzione di alcuni tuoi ultimi racconti

Così, au passant, mi viene in mente la Yourcenar. Molto belle le Memorie di Adriano. E poi il suo teatro, del quale però ho letto solo Ognuno ha il suo minotauro per un esame ma mi ha molto intrigato.

Altrimenti, in questo frangente sto leggento L'eleganza del riccio di Barbery (non ricordo come si scrive il nome e ho troppo caldo per andare a controllare), ma per quello devi aspettare che l'abbia finito prima di avere un giudizio più approfondito.

Da parte mia consiglio:

Jean Paul Sartre: "La nausea" e il lavoro teatrale "La sgualdrina timorata"

Albert Camus: "La peste" e "Lo straniero"

Guy de Maupassant: "Boule de suif" (novella) e "Bel Ami" (romanzo)

Buone riflessioni estive, qualunque libro tu legga!

Giosp ha scritto:

Jean-Pierre Jeunet

Ma non era quello di Alien 4?

Comunque consiglio anch'io Dumas padre: la saga dei moschettieri è spettacolare!

Per mia natura sono più amante degli scrittori anglofoni, però ritengo che non si possa nemmeno parlare di letteratura francese senza fare un veloce inchino al buon Hugo ("Notre Dame" e "L'uomo che ride" su tutto). Non molto tempo fa ho lette "Papà Goriot" di Balzac e devo dire che mi aspettavo meno di quanto invece ho trovato, fatto sta che mi sono recuperato quasi interamente gli scritti della "commeddia umana" e presto spero di continuare la lettura. Proust risale alle mie letture di qualche tempo fa, non è il mio genere ma stilisticamente, ragazzi cari, è sul podio, poi il colore della medaglia è affar vostro. Per finire mi attende sul comodino un libro enorme con tutti i racconti di Guy de Maupassant, devo ancora capire se sarà una lettura piacevole e quando la intraprenderò, ho molti altri testi in stand-by in questo momento.
un saluto.

sì, ottimo Sartre, anche i racconti sono belli, anche se 'bello' non è proprio l'aggettivo adatto ( ne a quello che scrive ne a lui )

beh io sono cresciuto a pane e dumas (padre) per cui lo consiglio caldamente (sia dumas che il pane), l'ho adorato, poi i classici citati da voi (zola non mi dispiace per niente, eheheheh e sartre è grandissimo)
poi, se pennac lo possiamo considerare francese, quello non lo consiglierei...lo obbligherei