"E con le mani vorrei stritolare le nuvole"

C'è un fiore nella cuccia e il guinzaglio ancora appeso alla porta.
E lei mi manca già così tanto che mi mancano anche le parole.


"TATU'"
(parole e musica di Enrico Nascimbeni)

C'è un posto dove tu adesso dormirai
C'è un posto in qualche posto dove l'osso nessuno te lo ruberà mai
Dove potrai pisciare contro tutti gli alberi del cielo
Dove potrai annusare l'aria e correre, poi correre di piu'
Veloce come il tempo...

C'è un posto dove forse, magari parlerai
Dirai che il bene e il male tu non li hai provati mai
Dirai che il tuo padrone era un po' coglione ma era buono
E lui ti ascolterà con tenerezza e ti accarezzera' la testa
E tu gli leccherai la mano...

Tatu' Tatu' Tatu' Tatu' quando sei andato si è messo a piovere
Tatu' Tatu' Tatu' Tatu' mi sento in colpa a continuare a vivere
A ridere, a piangere e ad amare...

C'è un posto dove tu adesso non ci sei più
E' il tuo giardino che era il tuo regno e tu il suo re
Mi hai lasciato con la mia ipocrisia e le mie paure
E con le mani vorrei stritolare le nuvole che passano
Sui cuori assenti della gente...

Tatu' Tatu' Tatu' Tatu' sono qui come un bambino a piangere
Tatu' Tatu Tatu' Tatu' mi pare impossibile non vederti mai più
Ti sognerò, mi sognerai... perchè i sogni sì, quelli non finiscono mai.

Elly, ti abbraccio forte forte forte.

E ho le lacrime agli occhi.

un abbraccio grande Elly

Non conosco la canzone, approfondirò.


A.

Non so se riuscirò mai ad abituarmi all'assenza della mia Pulce... Abbiamo passato insieme 17 anni, e se contate che ne ho 26... Ma sono felice di essere stata così fortunata da averla con me così a lungo, e di aver avuto proprio lei, che era intelligente, meravigliosa, dal carattere forte... è stata una stella luminosa e lo sarà sempre, il mio adorato sacco di pulci, la mia sorellina, la mia Bimba.
Si chiamava Ariel... Anche mia madre e mio padre hanno pianto come bambini, e ancora non si riprendono, e questo fa capire come Puccia sia stata un membro della nostra famiglia a tutti gli effetti

Cavolo, non avevo capito... Scusami.
Non ho difficoltà a crederti, mi dispiace tanto...
Un abbraccio!

A.

Ti capisco!

Perdere un animale (la parola animale è molto riduttiva) dopo tanti anni di affettuosa convivenza e connivenza è doloroso.
Tutti quelli che ci sono passati lo sanno.
Però sono certa che quanto prima quella cuccia tornerà ad essere abitata. Chi verrà non sostituià la tua Pulce, ma ti darà altrettanta gioia ed amore.


Aspetta qualche mese e poi... coraggio!!!!



Un abbraccio forte forte

Rosetta

Mi spiace tanto Elly, il mio micio ha 13 anni e alla fine è un'intera vita che si divide... a tal punto che lui ormai mi è diventato un cane.
Un abbraccio!
nia

niabi ha scritto:

il mio micio ha 13 anni e alla fine è un'intera vita che si divide... a tal punto che lui ormai mi è diventato un cane.

Ahahah Nia mi hai fatto morire dalle risate!

Mi dispiace tanto!
Qualche anno fa dovevo partire per le vacanze (quelle col ginocchio a pezzi) con due mie amiche che avevano perso il cane proprio il giorno prima della partenza (perso nel senso che è morto). Ci abbiamo messo parecchio a convincerle a partire lo stesso.
Però non hanno voluto prendere altri cani... perchè Guenda era Guenda.
Io dicevo che era l'unico membro normale di quella casa (normale nel senso di discreto, festoso senza eccessi, vagamente puzzolente)


NB: L'immagine del guinzaglio che pende vuoto non mi esce di mente.

Neanche io adotterò mai altri cani... amarne uno che non sia lei è impossibile. Sarà comunque un passo avanti quando smetterò di scambiare con la coda dell'occhio la borsa nera del computer per lei che dorme sul pavimento, per poi ricordarmi che è impossibile...

Era la notte dell'8 ottobre e Topper, er mejo meticcio della Val Padana, dopo 8 anni e 8 mesi giusti giusti, se ne andava. Tre mesi dopo quel colpo di tosse che si sarebbe rivelato un infame tumore in gola. Leggendo il tuo post ancora oggi è come una pugnalata al cuore. Lui intanto riposa tranquillo nella scatola d'acciaio che contiene le sue ceneri, nell'armadio in sala. Intanto da febbraio in casa è entrato Akira, cucciolotto nato il 29 dicembre, madre setterina, padre non si sa bene. Crea qualche problema ma è già irruente componente della famiglia. Non è Topper, non ha sostituito Topper, non è il cane che ha preso il posto di Topper. Lui è Akira, un nuovo componente della famiglia, una storia nuova, diversa. Non è un altro cane al posto di. Lui è Akira. Vive con noi. Lui, al contrario di quanto succede a noi, non vive e non ha il ricordo di Topper perchè non l'ha conosciuto. Noi invece si. Ma lui è una storia diversa.

Ariel non poteva sopportare che io toccassi altri cani... penso che se dal paradiso dei cagnolini mi vedesse addirittura adottarne un altro, troverebbe il modo di tornare per azzannarmi alla gola!

Quando torno dall'Australia però adotterò una cavia, ci sono associazioni che le salvano dai laboratori e gli cercano una famiglia. Di un topo non sarebbe stata gelosa, credo... spero.