Sto leggendo ora..

Finito Q.

Ho cominciato ora "In vento veritas" di Emiliano Zannoni (AndreaOppureEditore, non so se lo trovate ovunque perché l'autore è livornese.
Comunque, non mi sta piacendo. L'ho preso perché la trama mi intrigava moltissimo, una specie di incrocio tra dieci piccoli indiani, il cubo e l'isola dei famosi, e queste cose mi mandano sempre in paranoia.
Però è scritto male. Veramente male. Ci sono i classici "dialoghi-valletta" ovvero quelli che servono per esporre i dati sul tabellone, che personalmente detesto (probabilmente fonderò un partito contro di loro!), e comunque i suddetti dialoghi sono irreali. Voglio dire, chi è che dice a qualcuno "in quanto" anziché "perché"? Chi è che dice cose come "Oh, quello che mi hai appena detto è davvero molto interessante"???
Mah.
Comunque tutto il resto è scritto in modo immaturo. Compare un "dicevamo" che fa molto metaletterario ma è uno sparuto singolo episodio, un "gli" riferito ad una ragazza, e "necessarietà".
Mi sto imponendo di finirlo sperando in una trama avvincente, ma anche questo si sta rivelando un po' un bluff...

Mi dispiace tantissimo perché si tratta del secondo autore livornese che abbia mai letto, e il primo non ha avuto una bella fine (ho chiuso e lanciato via il libro contro il muro dopo una decina di pagine... non era possibile), e sinceramente speravo che la mia città sapesse tirar fuori qualcosa di meglio...

Lebeg ha scritto:

Se intanto volete farvi un'idea della sua scrittura vi consiglio "Oblio", che è una raccolta di racconti e stilisticamente somiglia molto a Infinite Jest... comunque ve lo straconsiglio!

Ho letto le prime 20 pagine del primo racconto di Oblio e capisco come mai Infinite Jest è così lungo... non è ancora successo niente, o almeno sembra... però il modo di scrivere è decisamente gradevole.

Eheheh... ti capisco, Wallace è così (e guarda, se Oblio ti fa rabbia... meglio se Infinite Jest lo lasci sullo scaffale, se vuoi sapere perché te lo dico ma non voglio rovinare la sorpresa a nessuno!)

Comunque, appena finito di leggere "Tuttalpiù Muoio".
Spettacolo.
Uno spettacolo.

Sono quasi alla fine di



Bellissimo, eccezionale!!

Qualcuno ha mai letto: "Al di qua del paradiso"?
Io mi sono avvicinato a Scott Fitzgerald giusto perché ho trovato, chissà come, questo romanzo sepolto nella libreria di famiglia. Non ero sicuro potesse appassionarmi, invece mi sono dovuto ricredere: è uno tosto.
Qualche esperienza di lettura?

Citazione :

Qualcuno ha mai letto: "Al di qua del paradiso"?

Presente! L'ho letto proprio negli ultimi tempi.

Non avevo mai letto nulla di Fitzgerald (neanche il mitico Gatsby) e questo romanzo mi ha colpito molto. A essere sincera ero curiosa di leggerlo perché il titolo originale (This side of paradise) è quello del mio episodio di Star trek preferito, ispirato in parte al romanzo. La curiosità è stata utile e ho finalmente aggiunto un importante autore al mio bagaglio culturale.

Il romanzo è straordinario, e se pensiamo che è stato il suo esordio... Insomma, trovatemelo oggi un esordiente così!

Ora invece sto leggendo "Sudditi" di Massimo Fini, un autore che avevo scoperto con "Il vizio oscuro dell'occidente" e che mi intriga parecchio. Qualcuno di voi ha mai letto niente di suo?

Ok, mi trovo d'accordo con Elly nostra.
Il libro l'ho finito. Ha proprio ragione lei: se uno scrive così a 24 anni tanto di cappello.
Forse ha un po' la stessa tendenza del mio amato London a partire ogni tanto per la tangente con filippiche pseudo-filosofiche, ma per il resto è brillante, vivido, follemente geniale, estroso. Non è molto realista: spesso i suoi personaggi sono quasi caricaturali, ma nella sua scrittura scorre una sottile e dolce malinconia che noi tutti abbiamo già provato e che lui riesce a far rivivere con innata abilità. Se vi va di leggerlo è un libretto agile che non vi porterebbe via molto tempo.
A voi la scelta...

Ho letto After Dark di Murakami.. Che dire? Splendido, intimo, burrascoso e mite al contempo. Cinematografico e moderno, definisce spazi e figure del surreale, e attraverso esse arriva a farti sentire l'asfalto sul viso. Haruki è sempre una sicurezza.
E l'ha letto con piacere persino mio fratellino, IN UN GIORNO, che quando vede un libro mette mano alla pistola. L'ha trovato coinvolgente, se n'è sentito rapito. La storia di una notte. "Troppo poco, però". Ah è come il sapore di una perfetta pizza margherita. Ne vorresti ancora e per questo sai di amarla :-)

A.

Sto leggendo un libro che mi hanno mandato, mi pare si intitoli "Le trasformazioni invisibili", finora ho letto il primo racconto e mi ha fatto vomitare sangue per quanto era brutto.

Di contro, invece, sto leggendo un libro BELLISSIMO che mi ha regalato la mia amica Ju per il compleanno, che sembra sia stato stampato apposta per ME: è una raccolta dei più bei racconti di fantascienza pubblicati dalla rivista Playboy dal '53 a oggi. Ci sono una fracca di autori che adoro, tra cui Bradbury e (mi inginocchio nel nominarlo) Kurt Vonnegut!

HUGH HEFNER E' SEMPRE STATO UNA SPANNA AVANTI
ANZI DUE
FACCIAMO DUEMILA

viaggio al termine della notte, di cèline.
tosto

Ho appena finito “Firmino”. Che cariiino! Dolce e melanconico, lo spirito dello scrittore sfigato nel corpo di un ratto brutto, affamato, solitario, che guarda il mondo sfavillante degli uomini ma è prigioniero della sua rattosità. La storia è percorsa da un fine senso dell'umorismo, a cominciare dalla mamma topa che ogni notte esce dalla tana e si avventura per le strade a procacciarsi il cibo prima di allattare la nidiata di 13 figli, ma quello che le piace di più sono le pozze di liquore e torna ubriaca, si sbraca lì e mentre russa i topini si bevono latte e alcool, eh eh. Firmino desidera comunicare con gli uomini ma si rende conto che pur sapendo leggere e divorando libri non è in grado di parlare. Scopre un manuale sul linguaggio dei segni ma capisce che senza mani e dita non potrà far molto, ma tanto si ingegna che con certi movimenti del corpo e delle zampe anteriori riesce a mimare il saluto: “arrivederci – zip!”...Risultato: o viene ignorato o cercano di avvelenarlo o si becca una bastonata...Oltre all'umorismo e al surrealismo della storia (incredibile come l'autore riesca a far credere senza problemi che il topo sappia leggere, nonché filosofare) ci sono diverse belle riflessioni, tra cui questa: le vite di per sé non hanno senso, ma ne acquistano uno quando sono narrate, la narrazione compie il miracolo di dar loro una forma e un significato.
“Firmino” non è un capolavoro mondiale ma è certamente più che gradevole. L'autore, l' americano Sam Savage, è un esordiente, un ex professore di filosofia e in seguito riparatore di biciclette! Il libro è stato tradotto in molte lingue. Sporadiche illustrazioni aggiungono un altro elemento, e sono stupende, per es. quella di Firmino che suona un pianoforte giocattolo a casa di Jerry, l'unico umano con cui “comunica” e scrittore sfigato lui stesso. Firmino suona e canta, ma come capisce lui stesso tutto quello che Jerry sentirà sarà una serie di squittii. Una metafora del fatto che certe persone non saranno comprese dagli altri.
In conclusione vi consiglio questo libro. Arrivederci a tutti - ZIP!

Cara Dot, se leggessi adesso il tuo commento senza aver prima letto il libro, correrei in libreria a comparrmi la mia bella cpia incellophanata... Avendo già letto il libro, me ne tengo lontana e anzi... lo cedo volentieri al miglior offerente!
Come avrete capito, a me Firmino non è piaciuto granchè... ma il commento di Dot, cavolo... dove posso comprarlo????

Grazie Strammy-girl! Troppo buona...ti ricambio la margherita così con tutti questi fiori magari facciamo venire la primavera, mai come quest'anno più desiderata - brr stra-brr e arci-brr.

Comunque, considerando che Savage ha scritto il suo bestseller ultrasessantenne cosa possiamo dedurre? Che c'è speranza, entro due-tre-massimo quattro decenni pubblicheremo anche noi, evvai!. Io devo aspettare un mero decennio, e intanto penso, penso, penso...

Sto leggendo "La zattera di pietra" di Saramago. Sono arrivata a pagina 60 e promette bene, sono certa di non rimanere delusa. Questo è il quinto romanzo di Saramago che leggo, ma ne ho altri tre impilati sul comodino che mi bisbigliano "ora tocca a me! scegli me! comincia da me!".
Sono senza dubbio malata di "saramagite" , perché da quando la nostra Stramma me lo ha fatto conoscere, non provo piacere a leggere nessun altro autore.
In assoluto però il romanzo che più mi ha convinta è "Cecità". Anche il Melitto ne è rimasto turbato e stregato, al punto di ammalarsi pure lui di saramagite.

Saramagamente vostra,
Melitta

Credo che tra poco il comodino cederà al peso: oltre ad altri libri, vi si trovano impilati "Guerra e pace", appena iniziato, e i "Miserabili". 807654 pagine
Ho appena finito il "Grande Gatsby", non male, proprio non c'è male...


AAAAòòòòò, so' moderno!!!!!!
Chissà perché Grande vecchio, boh!?!?!?

"Storia di Abra" Joan Barfoot .
" ... con trentamila dollari in biglietti di piccolo taglio nel bagagliaio dell'auto, Abra abbandona marito e figli ancora bambini e intraprende un viaggio particolare, alla ricerca di sè e della propria consapevolezza."
Joan Barfoot, scrittrice canadese, autrice di "Duetto a tre" altro capolavoro al femminile, è bravissima nello scendere in profondità, pur mantenendo una scrittura semplice e allo stesso tempo poetica.


Ne sono affascinata. Non riesco a capire Abra e il suo comportamento, ma allo stesso tempo la ammiro e in qualche caso la invidio...

Ho iniziato da poco "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson. E' un bel tomo per i miei gusti ma la recensione (del film che sta per uscire nelle sale) di un giornalista del Corriere è stata talmente appassionata che la curiosità di conoscere il personaggio di Lisbeth è stata più forte di ogni ritrosia.

Chi di voi ha già letto il libro e, magari, tutta la trilogia?

MI RACCOMANDO se mai vorrete rispondermi non azzardatevi a rivelarmi passaggi del romanzo!

Ho appena finito di leggere "Io sono Dio" di Faletti. Dopo il romanzo d'esordio che gli ha dato fama e soldi, direi che questo è quello che più gli si avvicina se non l'eguaglia proprio. E' stata una lettura, semplice se vogliamo, ma che mi ha appagato pienamente. So che Faletti viene visto come un autore piuttosto sopravvalutato. Sarà sicuramente vero, ma romanzi come "Io uccido" e quest'ultimo non sono nente affatto male.

il_corvo ha scritto:

Ho iniziato da poco "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson. E' un bel tomo per i miei gusti ma la recensione (del film che sta per uscire nelle sale) di un giornalista del Corriere è stata talmente appassionata che la curiosità di conoscere il personaggio di Lisbeth è stata più forte di ogni ritrosia.

Chi di voi ha già letto il libro e, magari, tutta la trilogia?

MI RACCOMANDO se mai vorrete rispondermi non azzardatevi a rivelarmi passaggi del romanzo!

Ehi ma l'hai finito??

A.

il_corvo ha scritto:

Ho appena finito di leggere "Io sono Dio" di Faletti. Dopo il romanzo d'esordio che gli ha dato fama e soldi, direi che questo è quello che più gli si avvicina se non l'eguaglia proprio. E' stata una lettura, semplice se vogliamo, ma che mi ha appagato pienamente. So che Faletti viene visto come un autore piuttosto sopravvalutato. Sarà sicuramente vero, ma romanzi come "Io uccido" e quest'ultimo non sono nente affatto male.

Non so, non è il pregiudizio verso il personaggio ma quel che dice dei suoi libri.
Gialli altoborghesi in località da sogno...
Non ce la fo.

A.

Ah sto leggendo Watchmen e Slam Dunk

A.

il giorno prima della felicità
di Erri de Luca.
Una lunga poesia, bellissimo!
Peccato che ripropone temi già trattati in altri romanzi (vedi Montedidio...)


E poi ho finalmente letto 1984 di Orwell.
Su questo libro ci sarebbe molto da dire. Ma prima ho bisogno di metabolizzarlo.



Un saluto affettuoso.


Rosetta

Solaris ha scritto:

il_corvo ha scritto:

Ho iniziato da poco "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson. E' un bel tomo per i miei gusti ma la recensione (del film che sta per uscire nelle sale) di un giornalista del Corriere è stata talmente appassionata che la curiosità di conoscere il personaggio di Lisbeth è stata più forte di ogni ritrosia.

Chi di voi ha già letto il libro e, magari, tutta la trilogia?

MI RACCOMANDO se mai vorrete rispondermi non azzardatevi a rivelarmi passaggi del romanzo!

Ehi ma l'hai finito??

A.

Ahhh!!!! si, si! l'ho finito!
Anzi dopo di quello ho letto anche il secondo della trilogia, "La ragazza che giocava con il fuoco". Non credo che leggerò il terzo. Non ora almeno.
Per tornare a "Uomini che odiano le donne" mi è piaciuto. Soprattutto come giustamente diceva il redattore del Corriere, ti resta dentro il personaggio di Lisbeth Salander. Un personaggio un po' sopra le righe. Niente affatto comune. Ecco, sembra un po' un'eroina dei fumetti, nella sua complessità ed eccentricità.
Un buon romanzo. Lo consiglio.