Giosp
Numero di messaggi : 623 Data d'iscrizione : 16.02.08 Località : Serenissima Repubblica Veneta
| Titolo: Chi vuol essere clandestino? Mar Apr 29, 2008 10:52 pm | |
| Un po' di tempo fa mi hanno girato in e-mail questa lettera che qualcuno, forse, ha avuto veramente il coraggio di scrivere: - Citazione :
- Sassuolo, li 05-09-2007
la considerazione di quanto sta avvenendo nel nostro Stato e nelle nostre città, evincendo dai quotidiani le sentenze emesse nei confronti di cittadini extracomunitari che, clandestini e spesso pregiudicati, continuano a delinquere deliberatamente;
Considerata la loro possibilità di poter continuare ad usufruire di tutti i servizi (salute, casa, scuola, ecc…) con anzi una corsia preferenziale per il loro ottenimento;
Considerata la possibilità di compiere attività illegali ed avere comportamenti illeciti senza mai dover rendere conto alle leggi di questo Stato e tanto meno alla comunità,
Considerato che NON contribuiscono al mantenimento dell’apparato sociale di questo Stato in nessun modo,
CHIEDO
Che mi venga tolta la cittadinanza italiana e di essere considerato a tutti gli effetti un immigrato clandestino, e come tale essere trattato e giudicato
In attesa dell’ottenimento di quanto richiesto provvederò ad un comportamento consono al mio status, ed in particolare: - Sospensione dei pagamenti di tutte le tassi locali, statali e sociali, - occupazione abusiva di locali dove poter vivere indisturbato, - svolgimento di attività più o meno lecite per il mio sostentamento (furto, rapina, spaccio, lavoro nero, ecc…) - sospensione RC auto, revisione automezzo e patente, - richiesta di sussidio di mantenimento con il sostegno delle organizzazioni sindacali, politiche e sociali preposte al mio inserimento sociale, culturale e lavorativo
Certo che questa mia richiesta venga presto esaudita, nel convincimento che "La legge è uguale per tutti", ritengo doveroso che, le sentenze applicate fino ad ora, saranno le stesse che verranno applicate nei miei confronti.
Cordiali Saluti. Scherzo o no, è reale quello che è capitato alla moglie di un mio collega di lavoro e che Il Giornale di Vicenza ha messo in evidenza venerdì scorso. Che un clandestino abbia più diritti di una persona rispettosa della legge è semplicemente ridicolo. - Citazione :
- Incinta senza assistenza
«Non è una clandestina» di Mauro Sartori
Jussara Jamila Pereira da Silva è in Italia con un permesso turistico, si è sposata con uno scledense di cui è incinta ma non riesce ad avere l’assistenza sanitaria pur avendo grossi problemi di salute, tanto dall’aver già superato una minaccia di aborto. Situazione paradossale ed assurda perchè la ragazza brasiliana originaria di Natal, stato di Rio Grande do Norte, pur avendo tutti i documenti in regola, non può godere degli stessi diritti di cui gode qualsiasi clandestino. Lei è entrata in Italia il 1 febbraio con visto turistico per trovare il fidanzato Stefano Acquasaliente, residente a Schio in via Scapaccino, zona Caile. Qui la coppia ha maturato il progetto di convivenza e di matrimonio, celebrato a palazzo Garbin il 18 aprile. Nel frattempo Jussara è rimasta incinta ma non può godere dell’assistenza medica perchè non ha il permesso di soggiorno, che potrà avere solo dopo il primo maggio, avviando le pratiche destinate a non avere vita breve.. Però lei necessita di cure mediche perchè è anemica, ha già avuto una minaccia di aborto e deve essere seguita constantemente: «Mi sono recato agli uffici comunali dove mi hanno indirizzato all’Agenzia delle Entrate per ottenere il codice fiscale - spiega Stefano Acquasaliente. - Ma non è stato possibile, perchè serve il permesso di soggiorno. Allora mi sono recato al distretto sanitario scledense e lì è saltato fuori che non potevano rilasciarmi la tessera». Intanto la nuova famiglia accumula spese per visite specialistiche, esami ed altro effettuati in studi privati. Pagate a cifre superiori a quelle garantite dall’assistenza pubblica, gratuite per chi è incinta. «Il clandestino, non avendo redditi ufficiali, non ha bisogno di pratiche particolari ed ottiene qualsiasi visita a titolo gratuito - contesta Acquasaliente. - Io e mia moglie abbiamo seguito tutto l’iter burocratico regolare con il risultato che deve aspettare il 2 maggio, forse, per avere la tessera sanitaria e le cure che le spettano. Una scadenza teorica perchè mi aspetto ulteriori documenti da produrre, oltre alla richiesta di ricongiugimento familiare, come se fossi anch’io un extracomunitario. Non ci fossimo sposati avrebbe avuto molte meno difficoltà». L’altro ieri c’è stato l’ultimo viaggio a vuoto in Questura a Vicenza per ottenere un documento provvisorio. Le pratiche inizieranno solo dopo il 2 maggio e rischiano di essere lunghe da espletare. E per la cittadinanza italiana dovrà attendere il 18 ottobre, un mese prima del parto. Amara la riflessione di Jussara: «Alle mie connazionali sto raccontando una realtà italiana un po’ diversa e dico loro di venire qui, se intendono farlo, da clandestine, perchè saranno meglio assistite di me».
Una straniera incinta immigrata irregolare ha il diritto di ottenere il permesso di soggiorno per motivi di salute, per tutto il periodo della gravidanza e per i sei mesi successivi alla nascita del bambino. Basta inoltrare la richiesta all’Ufficio Immigrazione di Tor Cervara portando il certificato medico attestante lo stato di gravidanza e la data presunta del parto, quattro fotografie, il passaporto e una sua fotocopia, una marca da bollo da 10,33 euro. Per il periodo indicato la richiedente ha inoltre la possibilità di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale. Tutti diritti di cui paradossalmente Jussara non può avvalersi, visto che non si trova nella condizione di immigrata clandestina ma è sposata regolarmente con un cittadino italiano, solo che è in possesso di un permesso di soggiorno turistico che non è ancora scaduto, questo la esclude da qualsiasi diritto alle prestazioni. | |
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il_corvo
Numero di messaggi : 576 Data d'iscrizione : 19.02.08 Località : bassa modenese
| Titolo: Re: Chi vuol essere clandestino? Mer Apr 30, 2008 10:12 am | |
| Credo che sia stato uno dei principali motivi di sconfitta della sinistra. Ma non parlo di sconfitta elettorale, bensì di peggior sconfitta di intenti. Come da più parti analizzato l'elite della sinistra si è riempita la bocca (e la testa) di ideali che troppo spesso hanno contrastato con una più semplice condotta di vita di tutti i giorni. La gente s'è stancata di utopie ha bisogno di vedere che si fa qualcosa per alleggerire una condizione, un ritmo di vita sempre meno sereno. Non c'è bisogno di leggere articoli come quelli riportati da Giosp, basta aprire gli occhi, prestare attenzione a ciò che ci accade intorno. Tanto per fare un esempio frequentissimo: quasi tutti i miei parenti o conoscenti che hanno bimbi in età da asilo, sono alle prese con problemi di inserimento dei propri figli. I posti disponibili sono sempre molto esigui in quanto in cima alle graduatorie vi sono sempre i bimbi degli immigrati (non vi sono i nonni che possono accudirli). Da un punto di vista etico, se queste persone lavorano è giusto e logico che abbiano i nostri stessi diritti, ma alla lunga e all'effetto pratico queste situazioni stancano e come se stancano.
Scusate eventuali difficoltà di logica e sintassi ho scritto... di volata. | |
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senza
Numero di messaggi : 305 Data d'iscrizione : 12.04.08 Località : venezia
| Titolo: Re: Chi vuol essere clandestino? Lun Mag 05, 2008 3:05 pm | |
| eh, bella sì la vita del clandestino! | |
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| Titolo: Re: Chi vuol essere clandestino? | |
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