Progetto poesia

Piccolo (grande) problema.
Oggi a cagliari è festa e non devo lavorare, purtroppo il file con la poesia è nel PC dello studio, quindi non posso postare prima di lunedì.
Mi dispiace, ma me n'ero proprio dimenticato di questa festività e non mi sono organizzato per portare il testo con me a casa.
Se non ci sono problemi pubblico lunedì, altrimenti pazienza sarà per la prossima volta, mea culpa

Per ciò che mi riguarda lunedì va benissimo.
Ciao vecio.

come scusa è ottima, gran prova di fantasia
per cui lunedi va benissimo

E' un piacere avere partecipato a questo gioco in compagnia. Io ho giocato, senza falsa modestia, non sarei stato in grado di comporre qualcosa di serio. Molti altri hanno giocato come me, sicuramente con molta più qualità. Altri ancora pur con tutti i limiti, giustamente evidenziati da Nia, di una composizione "a comando" hanno creato qualcosa di assolutamente dignitoso.

Ma ciò che soprattutto mi dona soddisfazione è il seguito che si è creato. Commenti, suggerimenti, approfondimenti di grande competenza e qualità ed in un certo qual modo sentirmi partecipe di questo.

Grazie e...

complimenti a tutti noi.

Uè Corvetto,
mi hai battuto sul tempo!

A parte il fatto che non tutti hanno postato abbiamo fatto i fuochi d'artificio, mi pare!
Pronti via, bum, bum, bum.
E' bello trovare tempo per noi, è bello dedicarci tempo è bello condividere (ognuno con la propria esperienza e le proprie possibilità).
Quindi un gran bell'applauso a noi.
Passata la sbornia iniziale sarebbe anche bello continuare a ragionare tra noi nei prossimi giorni delle poesie, discutere i diversi punti di vista e magari passare ancora un poco di tempo in compagnia.
Grazie a tutti per la disponibilità!

Anch'io mi sono divertita un sacco!

Ma la festa continua: aspettiamo nel salottino riservato la Strammy-girl, il Lupetto nostro, Senza, Manuel e...

Proposta: se qualcun altro si volesse aggiungere, allunghiamo il termine ultimo di iscrizione fino a lunedì, così Manuel potrà postare senza il complesso di sentirsi "ritardatario"... e magari anche noi, al rientro dal week-end, troviamo qualche altra poesia new entry da torchiare e commentare

Ok?

Manca anche Daniela (su... io l'ho buttata subito in pasto per togliermi il pensiero! ), anche per me è stato un piacere partecipare che ci tenevo appunto per il discorso partecipazione, mancando da un po'.
Anche per me Manuel nessun problema!

Bene!
Abbiamo letto, riletto, ammirato, commentato e condiviso un bel mucchio di emozioni. Finora i prodi cavalieri sono stati dieci; mancano all'appello Strammy (dove sei, occhi di cerbiatta?) e Manuel (che ha già presentato la giustificazione scritta ), più qualche eventuale new entry .

Io mi assento per il week-end causa doppia premiaz (ebbene sì, sono in finale sia per la poesia che per la narrativa: il verdetto finale uscirà dal voto del pubblico in sala, pertanto se vi dovessero servire ortaggi anche malconci ve li rivenderò volentieri a prezzo stracciato ), ma tornerò presto su questi schermi.

Complimenti a tutti i partecipanti e supercomplimenti al Vecchietto nostro che ci ha guidati, stimolati, pungolati e pterodattilati fino in fondo a questa seconda, entusiasmante avventura.

baci baci,

ehi, ci sarò eh, se non vi commento tutti chiudo il forum..

A.

Ah vorrei però approfondire una cosa.
Prendetelo come un consiglio arrogante.

Scrivere a comando non è un errore.
Nè una limitazione.

La scrittura nasce da noi e dall'interrotto nostro essere e interrogarci, riflettere o persino semplicemente registrare.
Scrivere su un qualcosa in un preciso momento non vuol dire altro che essere autori.
Amici miei lasciate perdere le balle del momento magico e dell'ispirazione.
Si è scrittori ventiquattro ore su ventiquattro.
O forse bisogna aspirare a esserlo per fare qualcosa di grande.
Non una palestra tecnica. Ma una palestra esistenziale, un modo di percepire le cose.
Le storie non nascono quando mettiamo la penna sul foglio o le dita sulla tastiera. Quelle più straordinarie navigano nelle nostre teste o anime come volete chiamare questo processo che probabilmente è un canale fisiologico.
Ho imparato in questi anni, forse proprio da quelle cose che odio della mia vita, che posso fare qualsiasi azione in miliardi di modi, persino irriconoscibili nelle differenze tanto minimali. Eppure tra questi miliardi ce n'è uno che mi porta ad alimentare continuamente la ricerca delle parole e il discorso continuo che mi propongo di portare avanti finchè avrò respiro.
Quando avete proposto il tema non ho aspettato che la statua o il mito fossero la fonte.
Ho inserito la statua e il mito nel mondo che vivo, quel turbinio di storie da districare che si affollano ora dopo ora. E ho visto un uomo solo che aveva costretto una donna a morire per il suo desiderio. E l'ho visto fare le cose che vi ho raccontato, giorno dopo giorno, tornando ogni sera a guardare meglio, ad ascoltare con maggior chiarezza perchè fossero le parole giuste.
Apollo vive senza Dafne per me, Dafne non vive più. E non è niente di estraneo a quello che so che può essere e che è stato.
Ma questo, ovviamente sono solo io.
Ognuno di voi può scrivere quando vuole a partire da qualsiasi ragione che ritenga avere un valore.
Su ozoz anni fa non avrei partecipato. Perchè ero troppo attento a quel che avevo bloccato tra le mani. Come apollo, io con la scrittura.
Adesso direi no ancora se non fosse il valore dello stare insieme a proporsi splendidamente chiaro. E presa la risoluzione di esserci dopo ho solo dovuto guardare e lavorare con precisione sulla materia che indefinita ma incessantemente scorre.
Scusate queste considerazioni, ci tenevo.
A poi!
A.

Caro Sol, è molto bello quello che dici e mi colpisce molto avendo io quel tipo di blocco.
Condivido il tuo pensiero, per questo mi sforzo sempre di, per così dire, farcela a eseguire un compito, a scrivere a comando e a interiorizzare anche quello che non mi appartiene.
Partecipare a un corso di scrittura per me è stato difficilissimo, primo per il discorso scrittura che deve nascere sostanzialmente quando lo chiedono gli altri, secondo per esternare il tutto a perfetti estranei.
Non sono una scrittrice e qui credo stia la sostanziale differenza, non credo neanche mai lo diventerò, inteso come colei che pubblica e vende ecc... ma questo alla fine non è che un dettaglio, no?

Ma che si fa così????
Io ho aspettato a postare perchè volevo far compagnia a Manuelito!!!
Vabbè, corro a rimediare... ancora prima di leggere le vostre poesie, così "non me pija a male"!

Ciao (e abbiate pietà!)

Bene dopo aver postato la mia e letto e commentato le vostre, volevo rispondere a Sol.
Il tuo non è un consiglio arrogante ma una considerazione intelligente e generosa, che condivido in pieno.
Mentre ti leggevo pensavo a Carver, che definiva il processo di scrittura misterioso: diceva di ri-trovare dentro i suoi testi episodi della propria esistenza, vissuti in tempi e modi diversi, che straordinariamente, come una palla di neve che rotola a valle, si attaccavano imprevisti l’uno all’altro e diventavano materia di scrittura.
Ciò di cui parli tu invece è un processo di elaborazione cosciente e consapevole, che si snoda nel tempo e attraverso la vita. Mi hai fatto quasi commuovere. Eppure è quello che spesso – non costantemente purtroppo – succede a me. Ci sono periodi in cui l’idea fissa è un magma, che devo lavorarmi con e tra e mani, attenta a non scottarmi e a che non si raffreddi, altrimenti smette di essere plastico e vivo.
E’ vero, hai perfettamente ragione. Vivere per scrivere è questo e tanto di cappello, Sol, se riesci SEMPRE a farlo. Io no. Purtroppo…
Hai scritto un passaggio…
Ho inserito la statua e il mito nel mondo che vivo, quel turbinio di storie da districare che si affollano ora dopo ora. E ho visto un uomo solo che aveva costretto una donna a morire per il suo desiderio. E l'ho visto fare le cose che vi ho raccontato, giorno dopo giorno, tornando ogni sera a guardare meglio, ad ascoltare con maggior chiarezza perché fossero le parole giuste.

… ecco questa ricerca della parola giusta, per me è davvero commovente.
Credo inoltre che gli esercizi che stiamo facendo qui abbiano sì un valore, da rintracciare nella condivisione, ma anche nella palestra (per me lo è, e lo dico dando un valore assolutamente positivo alla frase) e nello studio a posteriori di quelli che sono i percorsi della nostra fantasia e dei suoi esiti.
Quando su 10 componimenti, 9 affrontano il tema da un’unica ottica mi faccio delle domande. Anche come (aspirante) scrittore. Sulla fantasia, sul gusto, sull’innovazione. E non sono domande secondarie se vuoi scrivere.
Se fra un mese dimenticherò 9 poesie delle 10 che ho letto e quell’una mi rimarrà attaccata addosso, per un verso o per un’immagine, devo farmi delle domande. E queste domande – magari anche senza risposte – serviranno a farmi migliorare. Anche se quella poesia non l’ho scritta io e neppure immaginata.
Dunque, partecipo con entusiasmo a questi giochini, mi butto e rifletto.
E dirò sì anche col poco tempo che ho a disposizione ora, perché si scrive anche guidando la macchina o parlando con un cliente. E si re-impara a scrivere anche leggendo se stessi attraverso i commenti degli altri.
Ti ringrazio per aver condiviso questo pensiero con noi e anche perché quello che ho scritto in risposta al tuo post è venuto spontaneo: anche questo c’era, nonostante non l’avessi mai verbalizzato!

Grazie amici cari, ora posto veloce veloce

Ho trovato bellissimo il post di Solaris. Condivido il suo pensiero: per esempio, io "scrivo" anche quando lavo i piatti e porto a spasso la Minù, perché tutto bolle, ribolle, sedimenta e poi si trasforma in parole sulla carta.

Sul valore di questo scrivere a tema, con voi, e leggerci e commentarci, sapete come la penso: un'esperienza di crescita umana e letteraria meravigliosa. Che io ami senza riserve il Dolphin è fatto noto a chiunque.

Venendo ai testi prodotti per questa tenzone, io sono rimasta molto piacevolmente impressionata dalla varietà delle opere prodotte. Non so se la nostra Strammy si riferisse alla tenzone berniniana nello specifico o il suo fosse un ragionamento più generale, ma io qua ho visto 12 lavori uno diverso dall'altro. Perché, sia pur gravati da polvere centenaria, anche i testi di Senza e del Vecchietto hanno una loro personalità.
Generalizzando molto e semplificando ancora di più, i maschietti hanno poetato mettendo in luce il punto di vista maschile; le fanciulle quello femminile. C'è chi è stato più aderente alla storia, chi la ha invece utilizzata come un blocco di partenza per fare la sua gara dicendo altro (Solaris con il suo Apollo del XXI secolo, il Corvo con il suo garbato seduttore senza tempo, Rosetta con il suo inno all'amore, Stramma portando l'accento sullo stupro e la violenza sulle donne); c'è chi se l'è presa con lo scultore (Daniela), chi con il padre di Dafne (io); chi ha creato un pezzo teatrale in rivisitazione comico/erotica (Smoje)... mi scuso con chi non ho nominato, ma ho già sproloquiato anche troppo Magari continuate voi nell'analisi? Eh

Sì, sì il mio era assolutamente un discorso in generale, sulla scrittura e sulla scrittura qui in questo modo (i giochini, per capirci).
Anche io ho notato subito la differenza uomo-donna nell'approccio alla statua (e mi ha stupito, va' a sapere perchè?) e gli elementi personali che ognuno ha "usato" con i propri metodi.

In generale l'impressione è buona buona, di bei lavori. E di belle sensibilità.


Il mio discorso era volto a mettere in luce la "validità" anche a posteriori di questa palestra, che ritengo importante e molto più formativa di come si fa su anonima scrittori (da cui avevo preso spunto), dove si posta e chi vuole commenta (ma di commenti ce ne sono pochissimi e sono soprattutto goliardici, un pò fine a se stessi).

Ma... voglio dire una cosa.

Il gioco lo finiamo? Decretiamo un vincitore?

Io un'idea di votazione ce l'avrei. Senza stare a dire chi è stato/a il/la più bravo/a, qual'è stata la poesia più bella, che è sempre piuttosto antipatico, proporrei che chiunque dei partecipanti indicasse quale sarebbe il suo podio ideale (senza ordine di preferenza).

Quindi ognuno indicherà tre nominativi (tanto i titoli sono quasi tutti uguali ).
Quando tutti avranno postato le loro preferenze, faremo il conteggio e decreteremo vincitore colui che ha avuto il maggior numero di preferenze.
E' ammesso l'ex-aequo (ma solo nella somma delle preferenze)

Si può fare?

Per me se vi diverte si può fare tutto corve'. Quindi no prob!
Sentiamo se ci sono contrari.


A.

tre nominativi???? non sarà scelta facile! e sarà possibile autocitarsi ( se non mi voto io non mi vota nessuno... )

Nulla in contrario...

Per me si puo' fare
D

Si, buona idea

ok.
chi comincia?

Il corvo??????
D

Inizio io.

Corvo
Stramma
Smoje


A.